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Terza giornata nazionale delle ferrovie dimenticate

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AREZZO – Domenica 7 marzo 2010, per il terzo anno consecutivo, si celebra la giornata nazionale delle ferrovie dimenticate. Ad Arezzo, a partire dal primo anno, nel marzo 2008, e per iniziativa della Federazione Italiana Amici della Bicicletta, la giornata è dedicata alla Ferrovia dell’Appennino Centrale (FAC) che da Arezzo, dopo aver attraversato le valli del Cerfone e del Tevere, portava a Sansepolcro, quindi Città di Castello, Umbertide, Gubbio, Fossato di Vico. In circa 5 ore era possibile arrivare a Gubbio e, dopo aver percorso 134 chilometri, il "trenino" si fermava a Fossato di Vico, quindi si poteva raggiungere Falconara Marittima tramite i servizi ferroviari garantiti dalla Roma-Orte-Falconara. La FAC venne distrutta con la guerra, nel 1944. Gli Amici della Bicicletta di Arezzo, con l’aiuto del Dopolavoro ferroviario, hanno operato in questi ultimi tre anni per sensibilizzare gli amministratori pubblici sull’importanza del recupero della vecchia FAC, non per riattivare una ferrovia che si rende ancora necessaria ma improponibile sul medesimo tracciato, quanto per salvaguardare un patrimonio inestimabile di archeologia industriale e recuperare il vecchio sedime per trasformarlo in pista ciclopedonale. Sul tema della salvaguardia e del recupero si registra il crescente interesse della Provincia di Arezzo, del Comune di Arezzo, della Circoscrizione di Palazzo del Pero e dei Comuni della Valtiberina. Nel 2002 la Provincia, dopo la redazione del PTCP, ha promosso una pubblicazione derivante da una tesi di laurea sulla FAC e, infine, nel 2009, tutto il tracciato della vecchia ferrovia è stato inserito nel progetto, promosso dall’Assessorato alla Mobilità, denominato "vie verdi" attivando a progettazione che consentirà anche il raccordo fra la ciclopista interregionale del Tevere e la ciclopista toscana dell’Arno. Il tracciato della FAC, nel tratto aretino, è molto interessante: prende quota con un lungo percorso e con pendenza massima del trenta per mille), esce da Arezzo (quota 250 metri slm – Km 0) si dirige verso Bagnoro (q.300 – Km 5), Gragnone (q.340- Km 6), fa una prima curva al Molino della Botte, prosegue per Scopeti, quindi un’altra curva presso la Giostra, scollina al Torrino (q. 505 – Km 13), quindi discende per la Valcerfone, fino a Palazzo del Pero (q. 400 – Km 18), prosegue per Molin Nuovo (q.340 Km 25), Pieve a Ranco, Le Ville di Monterchi (q.300 – km 31), raggiunge la Valtiberina per terminare a Fossato di Vico. La ferrovia presenta opere architettoniche pregevoli, frutto di tecnologie tradizionali integrate con l’ambiente naturale, con prevalente uso di muratura in pietra locale e laterizi. Solo il ponte sul Tevere, anch’esso distrutto per gli eventi bellici, era in carpenteria metallica. I caselli e le stazioni risentono dello stile costruttivo "eclettico" di fine ottocento, oggi alcuni fabbricati, destinati ad uso privato, risultano malamente recuperati, altri sono abbandonati, altri ancora irrimediabilmente distrutti. Solo il Comune di Anghiari ha realizzato un pregevole recupero della vecchia stazioncina. Oggi il sedime si presenta poco agibile, molte gallerie sono state tamponate per crollo, molti caselli e resedi sono stati ceduti a privati e solo poche decine di chilometri sono percorribili, per esempio tra il Torrino e Palazzo del Pero, nel Comune di Arezzo oppure in tutto il territorio del Comune di Anghiari dove è rimasta la proprietà pubblica della vecchia tratta ferroviaria. Nell'ultimo fine settimana di febbraio, grazie al Comune di Arezzo, alla Circoscrizione di Palazzo del Pero e alla preziosa opera di smacchio della squadra locale dei cinghialai, è stato recuperato il tratto di sedime dal Colle della Giostra al Torrino. Il punto di ritrovo dell'escursione è la stazione di Arezzo alle 8.30 di domenica 7 marzo, la partenza è prevista per le 9 con soste a Palazzo del Pero, dove la circoscrizione offrirà una colazione ai partecipanti, e a Molin Nuovo-Pieve a Ranco dove ci sarà il pranzo al sacco. Il rientro è previsto alle ore 17 alla stazione di Arezzo.