AREZZO – Tia, ovvero tariffa d’igiene urbana. Per essere più chiari, la bolletta di Aisa. “Per ora non cambierà nulla” ha annunciato stamani il Sindaco Giuseppe Fanfani insieme alle categorie economiche. Una scelta che i rappresentanti delle imprese hanno definito “coraggiosa” e che evita l’appesantimento del 10% della tariffa per le imprese e il popolo delle partite Iva.
In base ad una sentenza del 2009 della Corte Costituzionale e ad una successiva sentenza della Cassazione, la Tia sarebbe stata trasformata in tributo. Nulla sarebbe cambiato per l’utenza domestica e cioè per le famiglie ma molto per le imprese ed i titolari di partita Iva. Il 10% d’imposta, infatti, non sarebbe stato più portato in detrazione. Come dire un aumento immediato e secco del 10% dei costi.
“Una decisione che non abbiamo assunto perché, in questa situazione di incertezza normativa, pensiamo che la priorità sia sostenere le imprese e quindi il lavoro e l’economia locale – ha detto il Sindaco Giuseppe Fanfani. Rimaniamo quindi in attesa di chiare misure normative e fino a quando non ci sarà una legge, continueremo a venire incontro alle aziende e ai professionisti”.
Come ha sottolineato il Presidente di Aisa, Walter Rossi, si attende un provvedimento legislativo che consenta non solo ai Comuni ma anche alle aziende del settore di operare con tranquillità e certezze.
I rappresentanti delle categorie hanno dichiarato di apprezzare la decisione del Sindaco Fanfani. I dirigenti di industria, artigianato e commercio l’hanno definita “coraggiosa”, capace di evitare ulteriori problemi di natura economica alle imprese e si sono impegnati, attraverso le loro strutture nazionali, a sollecitare un chiaro orientamento legislativo.