Roma – (Adnkronos/Ign) – Giovanni Senzani, leader delle Brigate Rosse, è tornato libero dopo 23 anni di carcere. Lo rende noto 'La Repubblica'. Senzani, che oggi ha 68 anni, ha finito di scontare la sua pena otto mesi fa ma la notizia è trapelata solo ora. Gli ultimi cinque anni li aveva trascorsi in regime di libertà condizionale.

''I giudici – ha dichiarato – che m'hanno esaminato negli ultimi dieci anni hanno potuto constatare che sono una persona cambiata e infatti hanno sentenziato l'estinzione della pena. Sono stato in galera 23 anni. Ho riconosciuto i miei errori davanti al tribunale di sorveglianza. Ora sono un uomo libero. La politica del resto l'ho abbandonata da un pezzo, ma non le mie idee di sinistra".
Criminologo, aveva studiato a Berkeley e insegnato nelle università di Firenze e Siena. Si era accostato alle Brigate Rosse a metà degli anni Settanta. Con Mario Moretti guidò le Br dopo il sequestro Moro.

Senzani gestì il sequestro di Ciro Cirillo ed ebbe l'ergastolo per l'uccisione di Roberto Peci, trucidato il 3 agosto 1981 in un casolare sull'Appia dopo un sequestro durato 53 giorni.
"La libertà condizionale di Giovanni Senzani – ha spiegato all'Adnkronos l'avvocato Bonifacio Giudiceandrea, legale di Senzani, confermando la notizia apparsa su 'La Repubblica' – è terminata nell'ottobre del 2009 e dopo l'esame della pratica in camera di consiglio, da febbraio di quest'anno è un uomo libero. Ha scontato la sua pena".
Senzani vive a Firenze, dove ha trascorso gli ultimi anni. La sua vicenda è destinata a suscitare ulteriori polemiche, come già in passato quando gli venne concessa la libertà condizionale, perché Senzani non si è mai pentito ufficialmente e questo negli anni scorsi ha scatenato le proteste delle associazioni dei parenti delle vittime del terrorismo.

Articlolo scritto da: Adnkronos