Arezzo – In provincia di Arezzo il 55% delle strutture ricettive è dotato di una piscina per gli ospiti alloggiati. Che sia olimpionica o poco più grande di una vasca da idromassaggio, infatti, la piscina è diventata ormai un must per molti turisti, soprattutto stranieri, che assegnano la loro preferenza ad alberghi o agriturismo che ne sono dotati.

“Su 980 strutture ricettive dichiarate – dice Laura Lodone, responsabile dell’area turismo della Confcommercio aretina – 508 hanno una piscina. In pratica, più di una struttura su due ne è provvista. La percentuale sale addirittura ad oltre il 70% nel caso degli agriturismo: 328 su 444 si sono dotati di una piscina, grazie anche allo spazio disponibile in campagna. L’en plein lo raggiungono solo le residenze d’epoca: 8 su 8 ne hanno una”.

Nel caso degli alberghi, le cose cambiano: “solo il 22% ha una piscina, in pratica 32 su 148. Questo – spiega la Lodone – perché la maggior parte delle strutture alberghiere è nato in piena città e non ha materialmente la possibilità di costruirsene una, né a fianco né sul tetto. E poi, la clientela d’affari di un tempo, quella che oggi manca, non chiedeva questa tipologia di servizi, che invece adesso sono diventati necessari per richiamare i clienti ‘leisure’, ovvero chi viaggia per divertirsi e rilassarsi”.

Ma se possedere una piscina può dare alle imprese ricettive un bel vantaggio competitivo sul mercato, d’altra parte impone diversi obblighi in ordine alla sicurezza e tutela dei consumatori. “Alcune novità importanti le ha introdotte ultimamente la Regione Toscana con il regolamento n. 23/R – prosegue la responsabile dell’area turismo di Confcommercio – ma la materia resta abbastanza complessa, per questo Confcommercio ha deciso di organizzare un seminario gratuito per aiutare gli operatori a capire e rispettare le normative”.

L’appuntamento è per il prossimo martedì 7 settembre 2010, dalle ore 15 alle ore 18, presso la sede Confcommercio di Arezzo in via XXV Aprile 12. “Interverranno la dottoressa Elena De Sanctis, responsabile Unità Funzionale Igiene e Sanità Pubblica – Zona Casentino, e la sua collega Daniela Donati – anticipa Laura Lodone – sarà quindi una buona opportunità per esprimere dubbi e difficoltà all’autorità competente”.