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‘Umanità’: le opere di Zamboni e Bolzani nel chiostro del Comune

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‘Umanità’: le opere di Zamboni e Bolzani nel chiostro del Comune

Arezzo – La mostra è in fase di allestimento nel chiostro del palazzo comunale. Verrà presentata alla stampa e inaugurata sabato 4 settembre ma le opere sono già state trasferite dallo studio degli artisti Zamboni e Bolzani in palazzo comunale. La mostra “Umanità” è un grande progetto scultoreo con cavalli e cavalieri in battaglia, una sorta di allegoria dei tempi moderni. Le opere sono state esposte in diverse mostre ed ora giungono ad Arezzo.
Nicola Zamboni è nato a Bologna il 10 maggio 1943, dopo gli studi e il servizio militare si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Bologna che abbandonò al terzo anno per andare Inghilterra e conoscere lo scultore Henry Moore. Fu ospite del grande artista per circa un mese e al ritorno in Italia si trovò ad affrontare le grandi aspettative e i desideri che quell'incontro aveva suscitato. Trovò un luogo adatto ad accogliere il suo nuovo entusiasmo e iniziò una produzione di opere di grandi dimensioni. All'inizio degli anni Ottanta la sua figura di "artista del sociale" era già affermata e gran parte dei luoghi pubblici della cintura di Bologna e non solo diventarono sedi delle sue opere.
Fu chiamato ad eseguire una scultura per la città di Mito in Giappone. In seguito a questa esperienza fu invitato in diversi paesi dell'estero per eseguire alcune opere per le comunità italiane: Argentina, Brasile, Cile, Perù e Australia. Un altro elemento importante della vita di Nicola Zamboni è l'insegnamento. Iniziò ad insegnare in Accademia a Bologna come assistente a fianco dello scultore Quinto Ghermandi fino a diventare egli stesso docente nel 1995.
Ha insegnato per sette anni all'Accademia di Belle Arti di Brera dove ha incontrato Sara Bolzani nel 1997 e con la quale iniziò una collaborazione che prosegue ancora oggi.