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Un evento letterario e musicale per il giorno della memoria 2010

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Un evento letterario e musicale per il giorno della memoria 2010

AREZZO – Basta fare un rapido giro di domande per le librerie di Arezzo e si ottiene la conferma che anche nella nostra città Irène Némirovsky è considerata una scrittrice di culto. Dal 2005 la casa editrice Adelphi ha iniziato a pubblicare le sue opere in Italia, dando vita ad uno dei casi di riscoperta letteraria più eclatanti degli ultimi anni. L’importanza attribuita alla scrittrice, oltre che alla sua straordinaria capacità narrativa, è dovuta al fatto che nei suoi romanzi ripercorre le vicissitudini del suo popolo in un modo totalmente diverso rispetto a quello dei molti altri scrittori che si sono concentrati sulla persecuzione nazista agli ebrei. La Némirovsky non scrive a proposito della follia antisemita e dello sterminio, bensì si sofferma a farci conoscere l’essenza del popolo attraverso il modo di vivere, i sentimenti, le sensazioni di smarrimento e il dolore prima e durante la fuga. E’ straordinario, ripercorrendo la biografia di Irène Némirovsky, riannodare i fili che sempre hanno unito la sua storia personale con i temi che sono al cuore dei suoi romanzi e dei suoi numerosi racconti: la famiglia, l’esilio, il denaro, la passione, l’ambizione, il rapporto tra madre e figlia, la ricerca dell’amore assoluto, la discendenza ebraica. E, sullo sfondo, risaltano sempre con una vividezza sorprendente le diverse fasi dell’esistenza di Irène: l’infanzia nella Russia prima imperiale e poi rivoluzionaria, la fuga in Finlandia e poi in Svezia, la giovinezza dorata in Francia, i rapporti con la società letteraria degli anni Trenta, gli sconvolgimenti della guerra, gli ultimi mesi di vita nel paesino dell’Isère dove si era rifugiata con la famiglia. Irène Némirovsky era nata a Kiev l’11 febbraio 1903. Appartenente ad un’importante famiglia di religione ebraica, si convertì al cattolicesimo nel 1939. Arrestata dai nazisti, fu deportata nel luglio del 1942 ad Auschwitz, dove morì un mese più tardi di tifo. Anche il marito, Michel Epstein, che aveva cercato di farla liberare, verrà gasato nel novembre dello stesso anno al suo arrivo ad Auschwitz.

L’evento ideato da Giulia Ambrosio per approfondire in modo insieme scientifico ed accattivante la conoscenza di questa grande scrittice consiste in una tavola rotonda intitolata – parafrasando un capolavoro della scrittrice – “I Doni della Vita. Una scrittrice europea deportata ad Auschwitz”.

Gli interventi sono stati affidati a ROBERTA ASCARELLI, ANTONIO CASTRONUOVO e PAOLA DECINA LOMBARDI (rispettivamente studiosa della Shoah e docente della Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, traduttore di alcuni racconti della Nèmirovsky, notissima francesista e critico letterario de La Stampa).

La tavola rotonda verrà arricchita dalle letture affidate alla voce bella e intensa dell’attrice MARZIA FONTANA e agli interventi musicali del violoncellista VOLFANGO DAMI.