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Un nuovo corso d’apprendimento musicale per disabiliti mentali

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Un nuovo corso d’apprendimento musicale per disabiliti mentali
Caritas

AREZZO – A partire da lunedì 25 gennaio prenderà il via un corso di apprendimento musicale a favore di 10 persone con disabilità mentale. Il corso è promosso dalla Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro per mezzo del suo braccio operativo, l'associazione Sichem, Crocevia dei popoli. Tutti i lunedì fino al mese di giugno verranno organizzate due uscite pubbliche con l’orchestra della Filarmonica Guido Monaco; lo scopo è quello di attivare le capacità residue dei disabili, farli stare in un contesto di promozione umana in modo che possano avvicinarsi alla musica utilizzando gli strumenti di percussione o a fiato. L’inserimento nell’orchestra della Filarmonica Guido Monaco vuole far vivere l’emozione del suonare in gruppo e del sentirsi protagonisti di un evento musicale. L'iniziativa nasce nell’ambito del progetto «Dalla parte dei poveri con segni di speranza» e nasce grazie alla collaborazione con l’associazione Filarmonica Guido Monaco.

L’attività per la promozione della disabilità continuerà nel mese di marzo con un corso di fotografia residenziale che si terrà presso la Casa per Ferie San Pietro a Ruoti che sorge all'interno del complesso abbaziale di Badia a Ruoti a pochi chilometri da Ambra. Condotto da fotografi professionisti, il corso prevede attività laboratoriali ed una mostra conclusiva che avrà luogo proprio nel chiostro della bellissima struttura del XI secolo.
«Le attività della Caritas diocesana a favore della disabilità – spiega Andrea Dalla Verde, vicedirettore della Caritas diocesana – sono finalizzate alla piena inclusione sociale e civile in contesti normalizzanti e di promozione umana. Il nostro intento è di riuscire ad eliminare, anche con azioni culturali, la diversità tra il disabile e il così detto “normodotato” creando situazioni e impegni a misura di tutte le persone. In questo modo vogliamo far cadere le barriere architettoniche della mente che troppo spesso sono più dannose di quelle strutturali».