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Una nuova immagine della città

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Una nuova immagine della città

AREZZO – Identità di luogo, valorizzazione del patrimonio storico architettonico e vivibilità della città: questi gli obiettivi del progetto “scenografia urbana” che verrà realizzato all’interno del centro storico. Lo presenta, insieme al Sindaco, l’assessore Franco Dringoli: “ E’ uno dei progetti che arricchisce il Piuss e si integra con la filosofia complessiva di valorizzazione e caratterizzazione della città. La nuova scenografia urbana vuol riaffermare il valore del centro storico di Arezzo attraverso interventi che rivitalizzano le sue diverse componenti e che contribuiscono a darne un’immagine e una fruibilità migliore sia per i cittadini che per i turisti. Il progetto prevede la valorizzazione del sistema delle lapidi toponomastiche, della segnaletica stradale, della segnaletica di orientamento, informazione e arredo urbano, gli impianti di illuminazione pubblica e alcune pavimentazioni. Poco meno di 2 milioni di euro di investimento finanziato quasi al 50% dal contributo della Regione ed il resto con risorse del Comune. Il progetto è realizzato dagli uffici comunali con la collaborazione e consulenza della Seum, a cui aderiscono, oltre al Comune di Arezzo, la scuola edile di Arezzo, l’ordine degli architetti e l’Istituto d’Arte. I lavori per la realizzazione di questi primi interventi inizieranno in autunno ma la Giunta ha già deliberato un processo di continuità per il miglioramento e l’attenzione al centro storico in tutte le sue dinamiche”.
Su questi primi interventi il direttore dei servizi infrastrutturali del Comune Mauro Senesi afferma che si tratta di “un progetto particolare e molto complesso che è partito da un’attenta analisi e da uno studio di dettaglio realizzato da molteplici professionalità. Si è cercato un filo conduttore in grado di collegare tutte le realtà del centro storico e di valorizzare questo patrimonio nelle sue diverse molteplicità. E abbiamo individuato 4 tipologie di interventi: lapidi toponomastiche, cartellonistica, illuminazione e pavimentazione. Arezzo è una città che ha grandi potenzialità, talvolta poco valorizzate nei percorsi turistici, che meritano di essere scoperte e apprezzate”.
Con questa prima fase del progetto di “scenografia urbana” si realizza uno degli obiettivi prioritari della Scuola Seum che, come ricorda il suo Presidente Riccardo Stolzuoli “è quello della valorizzazione dello spazio urbano come nuovo modello di sviluppo economico della città. Stiamo portando nel mondo questo concetto di riscoperta delle identità di luogo da realizzare con soluzioni compatibili di sostenibilità energetica ed economica, creando maggiore visibilità e miglior accessibilità per tutti. La finalità è quella di eliminare gli elementi che si sovrappongono tra le persone e la scenografia della città e di uniformare l’immagine complessiva. In questo progetto un ruolo importante spetta anche ai cittadini, alla loro sensibilità e alla loro volontà di condividere il percorso”.
Le lapidi toponomastiche censite sono 290 ed è stato individuato un modello “tipico” e “storicizzato: la loro valorizzazione prevede il recupero del design, del colore originario, uno studio di un lettering adeguato nel rispetto delle preesistenza storiche.
Segnaletica di orientamento con la riduzione, compatibilmente con le norme stradali, dei cartelli ridontanti o inutili, con la sostituzione dei cartelli deteriorati e con la riduzione, ove possibile, delle dimensione dei cartelli.
Segnaletica di orientamento e informazione, arredo urbano attraverso un sistema di cartelli che cambia il paradigma attuale dell’informazione solo direzionale, mette ordine nella rappresentazione disomogenea delle indicazioni di luogo, semplifica e uniforma il sistema delle mappe ad un linguaggio convenzionale più internazionale. Da realizzare con cartelli di orientamento, cartelli di informazione e di prossimità, mappe master, mappe derivate, totem, totem touch screen e pannelli informazione parcheggi.
Impianto Illuminazione pubblica: il sistema di illuminazione pubblica del centro storico di Arezzo evidenzia notevoli disomogeneità e discontinuità, in termini di tipologia degli apparecchi illuminanti , di colore e intensità della luce e del progressivo e diffuso degrado. E’ quindi stata progettata una nuova lanterna “Arezzo” che rispetta fedelmente le caratteristiche storico- estetiche dell’apparecchio e del braccio e ha al suo interno il sistema di telecontrollo, la parabola, un sistema di facile manutenzione e pulizia. Gli apparecchi censiti sono 75 globi, 110 lanterne e 150 proiettori.
Il progetto intende mettere ordine nel sistema caotico degli apparecchi illuminanti, sostituendo i globi che non rispondono alle norme illuminotecniche, cat offf e di sicurezza, e tutte le lanterne con i nuovi modelli di lanterna AREZZO. Si prevede inoltre la sostituzione dei proiettori funzionali e il posizionamento di un numero consistente di proiettori architetturali per illuminare ed evidenziare i soggetti anche minuti del patrimonio storico architettonico.
I corpi illuminanti di nuova installazione sono: 147 lanterne, 11 lanterne su palo, 70 proiettori funzionali, 50 proiettori architetturali, 20 proiettori architetturali a terra, 10 fari segnapasso.
L’impianto sarà affiancato da un sistema di telecontrollo punto-punto che permette una parzializzazione a più gradi nelle ore notturne o quando necessario, la gestione di scenari diversi, la manutenzione programmata attraverso il controllo remoto dei componenti interni di ogni singolo apparecchio. Il telecontrollo permette inoltre la monitorizzazione dei consumi e delle ore di funzionamento del singolo apparecchio/impianto, permettendo di organizzare cicli di manutenzione.
Pavimentazioni stradali: il sistema delle pavimentazioni all’interno del centro storico è relativamente buono. Una pavimentazione molto degradata in asfalto che mal si adatta al contesto storico e commerciale della zona è quella di via Madonna del Prato, una strada che negli ultimi anni ha sviluppato un forte tessuto commerciale e che rappresenta l’asse di collegamento tra la stazione e piazza San Francesco. Si è ritenuto quindi indispensabile ipotizzare la pavimentazione di via Madonna del Prato con un selciato lapideo del tratto compreso tra via Garibaldi, via San Giovanni Decollato e piazza Risorgimento e via Spinello. 2.200 metri quadrati dove è previsto anche il rifacimento dell’ impianto di illuminazione e delle condotte.