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Vallettopoli, chiesti tre anni e sette mesi per Corona

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Vallettopoli, chiesti tre anni e sette mesi per Corona

TORINO – Condannare Fabrizio Corona a tre anni e sette mesi per estorsione e violazione della legge sulla privacy. Questa la richiesta fatta dal pm torinese Vincenzo Pacineo nel processo in corso a Torino per le fotografie fatte al calciatore David Trezeguet che aveva pagato 25 mila euro per la non pubblicazione. Per gli altri due imputati, collaboratori di Corona, Marco Bonato la Procura ha chiesto una condanna a tre anni, sei mesi e 10 giorni mentre per il fotografo Fabrizio Pensa ha chiesto l'assoluzione per il reato di estorsione per non aver commesso il fatto e la condanna a sei mesi per l'altro capo di imputazione, la violazione della privacy. Per tutti e tre il pm ha chiesto l'applicazione delle attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti, per Corona 1.000 euro di multa e l'interdizione temporanea dai pubblici uffici e per Bonato 800 euro di multa e, anche per lui, l'interdizione temporanea dai pubblici uffici.Per quel che riguarda la parte civile, l'avvocato Ezio Audisio, legale del calciatore bianconero, ha chiesto una provvisionale di 25 mila euro pari alla somma versata per le fotografie.
Nella sua requisitoria il pm Pacineo ha sottolineato che "la violazione della legge sulla privacy c'è stata perché non c'era alcun interesse pubblico a conoscere episodi della vita privata del calciatore. Le immagini sono state carpite fraudolentemente e lo stesso Pensa ha parlato di pedinamento. E c'e' stata anche l'estorsione – ha aggiunto il pm – che e' stata consumata per il modo in cui l'uso delle fotografie e' stato prospettato a Trezeguet". La sequenza di immagini, che ritraevano Trezeguet entrare con una ragazza in uno stabile e uscirne la mattina successiva, secondo il pm "lasciava intendere il tradimento coniugale e qui risiedeva la minaccia alla reputazione che ha portato Trezeguet a pagare per non esporsi negli affetti e con la sua societa'. E' come un ladro -ha concluso- che offre la restituzione del maltolto in cambio di denaro".
L'avvocato Giuseppe Lucibello ha chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste per il suo assistito. "Nel momento in cui lo scatto è lecito e pubblicabile e ha un valore economico nessuna norma vieta che chi ha la fotografia possa proporla al privato e il ritiro non è una pratica al di fuori delle regole e un servizio lecito, pubblicabile ritirato dal personaggio fotografato non e' un fatto penalmente rilevante la' dove manca la minaccia". "Il ritiro delle foto – ha aggiunto il legale – non e' una pratica al di fuori delle regole e si arriverebbe al paradosso se il titolare del diritto di immagine e del diritto alla privaci, ossia la persona fotografata, non potrebbe mai riappropriarsi delle sue immagini".
Assente all' udienza di oggi, dove era atteso dopo aver annunciato di voler fare una dichiarazione spontanea, Fabrizio Coronache, a quanto sembra, sarebbe ripartito soltanto questa mattina da Miami, dove si trovava con la compagna Belen Rodriguez, qualcuno dice forse per passare una giornata in più con lei.

Articlolo scritto da: Adnkronos