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Acconciatori ed estetiste: firmato il nuovo contratto collettivo

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Acconciatori ed estetiste: firmato il nuovo contratto collettivo

E’ stato firmato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei circa 200.000 dipendenti delle oltre 100.000 imprese artigiane dei settori dell’acconciatura, estetica, tatuaggio, piercing e centri benessere. Una realtà che annovera in Toscana oltre 9.000 imprese quasi tutte artigiane (93%) e che occupano oltre il 95% degli addetti del settore, oltre 16.500.
L’intesa copre il triennio 1° gennaio 2010 – 31 dicembre 2012 e stabilisce un aumento medio mensile di 75 euro per il 3° livello, da corrispondere in 3 tranches. Inoltre, è prevista un una tantum di 220 euro da versare con le buste paga di dicembre 2011 e maggio 2012.
“L’elemento più significativo del rinnovo contrattuale è dato dall’ “Avviso comune sull’affitto della poltrona e della cabina” – precisa Luca Bichi, Presidente dell’Unione Benessere e Sanità CNA Arezzo – E' un primo passo importante verso un obbiettivo che stiamo perseguendo da tanti anni, che consentirà alle imprese, una volta che le Istituzioni competenti avranno predisposti i necessari interventi di adeguamento normativo e regolamentare, di affittare parte dei propri negozi a soggetti in possesso della qualifica professionale o ad altri imprenditori che, per necessità connesse alla forte crisi attuale, sarebbero altrimenti costretti a chiudere i propri negozi, con il rischio di scivolare nell’abusivismo. Con questo strumento sarà quindi possibile favorire la collaborazione fra professionisti ed incrementare notevolmente il livello qualitativo del servizio”.
In pratica, un parrucchiere o un’estetista che non è in grado di continuare l’attività in proprio, potrà “affittare” una poltrona o una cabina all’interno di un altro salone mantenendo la propria partita Iva e la propria gestione amministrativo-contabile, sia in termini di tasse che di contributi, avendo cura di dichiarare lo spostamento della sede della sua attività nelle forme dovute.
Nel caso si tratti invece di un non imprenditore, purché sia in possesso della qualifica professionale, dovrà provvedere all’apertura della partita Iva e dichiarare la sua esistenza al fisco entro 30 giorni dall’inizio attività. Anche in questo caso, ovviamente, l’imprenditore “in affitto” dovrà tenere la contabilità prevista ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto e sottostare a tutti gli ulteriori obblighi previsti per le imprese.
“Siamo estremamente soddisfatti per questo accordo che darà la possibilità di ottimizzare la gestione aziendale con l’abbattimento dei costi fissi ma che, soprattutto, potrà rappresentare un forte incentivo contro l’abusivismo contribuendo, per questa via, a garantire la competitività delle aziende regolari – conclude Bichi di CNA Arezzo. Occorre però sottolineare che questo nuovo strumento non è immediatamente operativo e che le Associazioni si stanno da tempo muovendo per stimolare gli enti preposti a predisporre le necessarie modifiche normative e regolamentare. Tuttavia, la condivisione con i sindacati dei lavoratori e la comune richiesta alle Istituzioni di avviare rapidamente un periodo di sperimentazione, rappresenta un deciso passo avanti che, siamo certi, potrà contribuire positivamente alla crescita della categoria”.