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ACLI: ‘SI alla Grid Parity, NO al Nucleare’

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ACLI: ‘SI alla Grid Parity, NO al Nucleare’

Arezzo – «Le ACLI della Provincia di Arezzo sono solidali con i lavoratori della Power One che martedì 15 marzo hanno manifestato con un lungo corteo nel centro di Terranuova Bracciolini per protestare contro il decreto legislativo governativo che taglia drasticamente gli incentivi al settore delle energie rinnovabili.
La Power One e le altre aziende operanti nel medesimo ambito sono passate da risposta di successo alla crisi globale che sta falcidiando il nostro Paese e la nostra Provincia in particolare, ad essere vittime di un decreto che invece di premiare gli ottimi risultati punisce e penalizza un settore il quale negli ultimi due anni, ha raggiunto importanti traguardi in termini di fatturato e di numero di persone impiegate.
Il decreto, così come è stato approvato, riduce per non dire azzera gli incentivi, bloccando gli investimenti già avviati e in alcuni casi annullandoli.
Questo si traduce in una diminuzione degli ordini di lavoro con conseguente riduzione dell’occupazione: si tratta di molte migliaia di persone in Toscana, 1500 persone per la sola Power One, tra dipendenti e indotto che nel tempo è cresciuto accanto alla capo – fila, a rischio del posto di lavoro con tutte le conseguenza economiche e sociali a carico di tante famiglie.
E così la nostra Provincia che sta faticosamente cercando di risollevarsi dai duri colpi della crisi, percorrendo un innovativo filone della green economy, si ritrova bersagliata anche da un improvvido provvedimento del Governo.
In un momento in cui appare chiara l’impraticabilità dell’energia nucleare sarebbe opportuno investire nella crescita delle energie alternative.
Le ACLI di Arezzo ribadiscono il proprio impegno per il referendum del 12 giugno affinché la scelta di tornare al nucleare, scelta pericolosa e antieconomica, venga respinta dalla maggioranza del popolo italiano e si augurano che il decreto venga cancellato e si favorisca lo sviluppo delle energie rinnovabili, al fine di raggiungere la Grid Parity, quell’insieme di condizioni economiche caratterizzate dalla coincidenza del costo Kwh fotovoltaico con il costo del Kwh da fonti convenzionali.
Mai come ora le ragioni del lavoro, dell’economia, dello sviluppo e della sicurezza risultano così strettamente legate e le ACLI auspicano su questi temi si realizza una grande mobilitazione di cittadini, associazioni, categorie economiche ed istituzioni.»

Articlolo scritto da: ACLI Arezzo