Home Attualità Viabilità ‘Acquedotto Bagnolo, occorre trovare una soluzione in tempi certi’

‘Acquedotto Bagnolo, occorre trovare una soluzione in tempi certi’

0

“Occorre trovare una soluzione in tempi certi per quanto riguarda l’acquedotto del Bagnolo; siamo disponibili fin da subito a dialogare con la maggioranza per il bene della piccola comunità del Ponte alla Piera ” . Lo affermano i consiglieri del “Gruppo Risveglio e Progresso per Anghiari”, Sandro Dini, Alessandro Polcri e Claudio Maggini a margine di un incontro pubblico organizzato lo scorso mercoledì 5 ottobre al “Circolo Antico Ponte” nella Frazione di Ponte alla Piera.

In quella occasione i tre consiglieri di minoranza, interpellati da alcuni abitanti del luogo, hanno ripercorso – assieme agli intervenuti – le tappe di un disagio di lungo corso che ha visto gli abitanti della piccola comunità di Ponte alla Piera confrontarsi più volte con le Istituzioni locali per avere dalle stesse garanzie al riguardo della potabilità dell’acqua e l’idoneità dell’impianto di approvvigionamento idrico sito in località “Fontanella” Bagnolo.

Per questo motivo nell'agosto 2009 “fu dato mandato ad alcune famiglie del luogo, assieme all’Amministrazione Comunale e alla Comunità Montana Valtiberina ( quest’ultima nella sua qualità di ente gestore del demanio regionale dove è sito tale impianto) di costituire un Consorzio di Acquedotto, la cui gestione del servizio idrico sarebbe stata affidata nel proseguo alla Comunità Montana Valtiberina d’intesa con il Comune di Anghiari, e con la compartecipazione alle spese delle famiglie del posto. Si trattava – spiegano i tre rappresentanti della minoranza anghiarese , in virtù della specialità del caso – di riconoscere un sistema gestionale di comunità alternativo a quello affidato a Nuove Acque Spa quale esempio di ottima sinergia fra privati e Istituzioni a favore della gestione interamente pubblica del servizio idrico. “Purtroppo – proseguono Dini, Polcri e Maggini – dal 2009 ad oggi, quello schema di statuto consortile è rimasto una mera lettera di intenti; vuoi in parte per l’incapacità delle istituzioni di prendersi le loro responsabilità; vuoi anche per la difficoltà oggettiva di garantire la potabilità dell’acqua a fini domestici con le relative conseguenze che ne sarebbero derivate sul piano civile e amministrativo”
“Così, – continua la minoranza – i medesimi cittadini a distanza di anni, esasperati dalla situazione che si è venuta a creare per la mancanza di un sistema di approvvigionamento alternativo e funzionale, si sono detti favorevoli e aperti – come è emerso altresì dagli interventi dei cittadini partecipanti all’incontro dello scorso mercoledì – a qualunque ipotesi risolutiva, anche quella di affidare la gestione dell’impianto a Nuove Acque Spa, purché venga garantito allo stesso tempo un congruo ristoro per le spese sin qui sostenute da talune Istituzioni (Comune e CMVT) che sono recentemente intervenute (2010) con opere di risistemazione del vecchio acquedotto, risalente ai primi anni del secolo passato, per una somma pari a 25.000 Euro.

“ Nel prossimo consiglio comunale – dichiarano i tre consiglieri di minoranza – presenteremo un atto di impegno da indirizzare a Sindaco e Giunta, affinché si agevoli il passaggio dei compiti gestionali nelle mani dell’affidatario unico del servizio idrico (Nuove Acque Spa); e, si riconosca al contempo, però nei sopraddetti termini, un congruo ristoro a titolo di sconto sui costi di allacciamento del servizio a favore delle famiglie del luogo per compensare le spese sostenute dalle Istituzioni per rinnovare l’impianto”

Sandro Dini
Alessandro Polcri
Claudio Maggini

Exit mobile version