Roma, 13 mag. (Adnkronos Salute) – Una persona sieropositiva può ridurre il rischio di trasmettere il virus al partner di ben il 96% se assume precocemente e immediatamente farmaci antiretrovirali. E' quanto emerge da uno studio internazionale condotto dai National Institutes of Health americani su 1.763 coppie, in cui un solo partner era infettato con l'Hiv. Lo studio è stato interrotto 4 anni prima del previsto, proprio a causa del successo evidenziato dai dati. Tanto che l'Organizzazione mondiale della sanità lo descrive come un "passo avanti cruciale".
La ricerca è iniziata nel 2005 in 13 centri tra Africa, Asia e Stati Uniti. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: in uno i soggetti infettati dall'Hiv sono stati immediatamente trattati con un ciclo di farmaci antiretrovirali; nell'altro gli infettati hanno ricevuto il trattamento quando la conta dei globuli bianchi è scesa. Tutti ricevevano regolarmente test e profilattici gratis. Ebbene, nel primo gruppo si è registrato solo un caso di trasmissione tra i partner, contro i 27 casi del secondo gruppo.
"Questa scoperta guiderà verso una rivoluzione nella prevenzione", sottolinea Michel Sidibe, direttore esecutivo di Unaids, il programma delle Nazioni Unite per l'Hiv-Aids. Per Margaret Chan, direttore dell'Oms, questi risultati "rinforzeranno ulteriormente gli sforzi e sosterranno le nuove linee guida che l'Organizzazione mondiale della sanità diffonderà a luglio per aiutare le persone con Hiv a proteggere i loro compagni". La ricerca è stata condotta dall'Hiv Prevention Trials Network, un'alleanza globale dedicata a ridurre la trasmissione dell'Hiv. "Si tratta di un'eccellente notizia", chiosa Myron Cohen, primo autore della ricerca e direttore dell'Istituto di malattie infettive dell'University of North Carolina a Chapel Hill.

Articlolo scritto da: Adnkronos