Ponte alla Chiassa – Si è conclusa questa mattina presso la sede dell’Arci di Arezzo, la conferenza stampa di presentazione della terza edizione del River Music Festival, che si terrà giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 agosto a Ponte alla Chiassa, in concomitanza con la Festa del Vecchio Ponte.

Hanno partecipato alla conferenza, oltre al presidente dell’Arci Francesco romizi, alcuni degli organizzatori, Maiko Nocciolini, Marco Magrini e Omar Neri, cha hanno subito voluto ringraziare la Polisportiva Stella Azzurra per il patrocinio e il contributo fondamentale che ancora una volta ha dato per la realizzazione della manifestazione, nata nel 2009 proprio dalla volontà della Polisportiva e – come si legge nel sito del River – da quella dei “ragazzi del bar” per creare un momento di aggregazione e di buona musica.

“Siamo molto soddisfatti – dichiarano gli organizzatori – di dare inizio a questa nuova edizione del River Music Festival, evento che è sicuramente in grande crescita, vista anche la presenza di gruppi musicali sempre più importanti e di grande impatto. L’evento ha una chiara impronta rock. La partecipazione e l’entusiasmo dei ragazzi che hanno lavorato al progetto e di chi ci sta intorno, ci fanno sperare che anche questa volta la manifestazione torni ad essere di grande richiamo per moltissime persone, dalla provincia di Arezzo, ma anche dal resto della Toscana”.

Il River Music Festival 2011 nasce con il patrocinio della Polisportiva Stella Azzura, dell’Arci di Arezzo, della Provincia e del Comune di Arezzo, del Bistrò e dell’associazione Samba, pur non avendo beneficiato di contributi economici pubblici.

L’ingresso è completamente gratuito ed ogni sera, oltre ai concerti live, saranno aperti mercatini di ogni genere, stand gastronomici, bar, ristorante e pub presso i locali della festa del Vecchio Ponte.

Francesco Romizi, presidente di Arci Arezzo: “È con grande piacere che sosteniamo questa terza edizione del River Music Festival. Lo spirito con cui l’Arci ha dato il proprio contributo è quello di costruire una rete intorno all’evento, in modo da stimolare sempre di più la realizzazione e la partecipazione ad eventi culturali e di aggregazione, anche in realtà non centrali e che per questo purtroppo non sempre incontrano il pieno sostegno istituzionale”.