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Ambra si confessa nelle pagine di Vanity Fair

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Ambra si confessa nelle pagine di Vanity Fair

Roma – «Ti trovi sbattuta in copertina, con foto paparazzate e l’insinuazione che hai una storia con un altro. Che non è il tuo compagno e padre dei tuoi figli. Chissenefrega se questa cosa può minare equilibri già delicati. Chissenefrega se può distruggere una famiglia. Chissenefrega se “la storia”, magari, non è mai davvero esistita, o non esiste più». Sono le prime parole di Ambra Angiolini a Vanity Fair: sull’ultimo numero di un settimanale è stata paparazzata in compagnia di Pier Giorgio Bellocchio, figlio di Marco, in scena con lei in questi mesi con I pugni in tasca. Ad accompagnare le foto un articolo sui presunti disperati tentativi dell’attrice, al telefono con la redazione, per bloccare il servizio. Ambra racconta di aver ricevuto da parecchi giornalisti sms di solidarietà indignata, perché passi pubblicare semplicemente le foto, se di gossip ti occupi, ma riportare telefonate private, dice, non è molto fair. Ed è soprattutto questo, spiega, ad averla disgustata. Quindi Ambra ha deciso di dire la sua e lo ha fatto con Vanity Fair, che le dedica la copertina in edicola dal 23 marzo.

I giornali di gossip fanno il loro mestiere, e tu lo sai. «Conosco i meccanismi del mio lavoro. Però ho presente anche la deontologia che dovrebbe avere un giornalista. Se chi fa gossip vuole dire al mondo che una modella ha la cellulite, può dirlo: il suo pezzo sarà una lettura leggera che farà pensare a tante donne, compresa me, di essere meno sfigate quando allo specchio guardano fiorire le loro smagliature. Ma far vedere un cadavere e indugiare sui vermi è un’altra cosa. Strumentalizzare una paparazzata senza chiederti a chi fai male è mancanza, perlomeno, di stile». In che senso? «Se le foto fossero state pubblicate con ironia, l’avrei sopportato. Mi disgusta l’articolo che le accompagna. Lo squallido verbale della mia presunta angoscia per lasciar intendere l’incandescenza di un contenuto che non c’era. Io ho sempre messo in primo piano l’equilibrio della mia famiglia, non ho bisogno di copertine “purché se ne parli”, se ho dei problemi cerco di gestirmeli e non credo che alla gente interessino. C’è ben altro di cui preoccuparsi». Hai raccontato di recente il crollo psicofisico che ti ha costretta a mesi di riposo e cure. Questo polverone arriva in un momento già complicato per te. «Se non stai bene e lo dici, susciti compassione, simpatia. Ma io non voglio mettere in piazza il mio malessere per farmi dire: poverina». Sei qui per spiegare la tua verità? «Non sono tenuta a dare spiegazioni a nessuno, se non al mio compagno che le ha già avute. Devo solo poter guardare Francesco negli occhi, e io lo posso guardare». Come ha reagito Francesco? «Francesco pensa soprattutto a proteggermi. Il giorno dopo l’uscita di quelle foto aveva un concerto e ha dedicato un pezzo “alla mia compagna, contro gli sciacalli che tentano di minare il nostro rapporto, che d’amore si tratta”». Jolanda, la vostra figlia più grande, fa le elementari: non temi che tutta questa storia la turbi? «No. Se Jolanda la notte s’infila nel nostro letto e allunga le braccia, trova da un lato la mano di suo padre, dall’altro la mano di sua madre. Questa è la sua verità. È la nostra». Per saperne di più: http://www.vanityfair.it/people/italia/2011/03/22/ambra-angiolini-l%27intervista-di-vanity-fair