Home Attualità Amy Winehouse, ‘depressa per fine di una storia’

Amy Winehouse, ‘depressa per fine di una storia’

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Londra, 24 lug. (Adnkronos/Ign) – L'autopsia della cantante Amy Winehouse, trovata morta ieri pomeriggio nella sua casa a Londra, si svolgerà domani. Lo riferisce la Bbc, aggiungendo che i risultati potrebbero essere resi noti il giorno stesso o martedì. La polizia ha intanto invitato a cessare speculazioni sulle cause della morte, anche se i media parlano di overdose di droga. Secondo le voci raccolte dai media, la cantante avrebbe acquistato venerdì sera un cocktail di droghe pesanti ed era depressa per la rottura di uno stretto rapporto. "Sono consapevole delle notizie che suggeriscono come la morte sia stata causata da una sospetta overdose di droga, ma l'autopsia non si è ancora svolta e sarebbe inappropriato speculare sulle cause della morte", ha dichiarato il sovrintendente della polizia Raj Kohli. Punta il dito sul legame tra droga e musica il sociologo Francesco Alberoni. Che spiega: ''Nessuna maledizione del numero 27, ma solo un caso di chi ha sfruttato tanto il suo organismo facendo uso di droghe che ad un certo punto non ce la fa più''.
Questo il parere di Alberoni su quello che è stato definito il 'Club 27', l'insieme delle star che hanno perso la vita prima del compimento dei 28 anni. ''Buona parte della musica creata in questo periodo – spiega all'ADNKRONOS Alberoni – è espressione di una mentalità, di un'anima che fa uso di droga. Cioé, c'è un legame stretto fra chi fa uso di droghe e la musica. Non è la prima volta che succede. Nell'Ottocento – aggiunge – molti pittori bevevano l'assenzio. Diverse volte nella storia dell'umanità ci sono state forme diverse forme di arte influenzate da una droga. Timothy Leary, negli anni Sessanta, era a favore delle droghe psichedeliche, e tutta la pittura psichedelica era il prodotto dell'LSD. C'era un rapporto diretto fra LSD e l'uso dei colori chiamati psichedelici''.
''La mia impressione – aggiunge – che la musica di questo tipo di cantanti che sono morti giovani perché la loro esperienza di vita, la loro arte, è prettamente connessa a un certo tipo di uso di droga, di sfrenatezza emotiva e mentale, basta vedere come si muovono. Quindi sono fisicamente più deboli di altri. Il tipo di droghe che usano questi cantanti sono delle sostanze tossiche che attraverso la tossicità viene eccitato il loro cervello. E' letteralmente una musica di drogati questa. Un'arte compulsiva, possessiva, come se fossero posseduti che per esprimerla hanno bisogno di prendere questi eccitanti''.

Articlolo scritto da: Adnkronos