Anghiari – Martedì mattina ad aprire il consiglio comunale di Anghiari la delicata questione della Diga di Montedoglio.Trasparenza nella comunicazione, messa in sicurezza dell’invaso e diritto di entrare a far parte della gestione dello stesso, le priorità decantate dal sindaco Bianchi e approvate all’unanimità dall’assise. Secondo il primo cittadino non è assolutamente giusto che la popolazione della Valtiberina sia costantemente esposta ad elevati rischi come quello verificatosi il 29 dicembre scorso e non poter nemmeno usufruire appieno dell’acqua della diga, destinata per lo più a zone lontane. “Si è incrinato il meccanismo – ha spiegato il primo cittadino Bianchi – le nostre popolazioni hanno perso certezze e la notizia dell’incidente di un anno fa, di cui ero all’oscuro, aumenta maggiormente la mia preoccupazione. Apprendo una cosa grave e a questo punto dobbiamo fare ulteriori passi ufficiali. Dopo il consiglio comunale – continua Bianchi – vi sarà una Conferenza dei Sindaci allargata in cui individuare esattamente e con tempestività le priorità per garantire in primis la sicurezza dei cittadini . C’è , inoltre , la necessità di uscire dalla fase del commissariamento dell’ente irriguo per andare a una gestione condivisa dell’invaso che coinvolga tutti gli enti locali. Non è possibile che a noi della Valtiberina resti solo la preoccupazione mentre l’acqua di Montedoglio se ne va ovunque meno che in gran parte della vallata. Dobbiamo pretendere l’accertamento rigoroso delle responsabilità senza indugi e in tal senso la Giunta del comune di Anghiari nella seduta del 3 gennaio scorso – conclude il primo cittadino – ha deliberato di costituirsi come parte offesa nel procedimento penale aperto dalla Procura della Repubblica di Arezzo al fine di tutelare gli interessi della collettività e di esercitare così anche tutte le facoltà processuali e difensive a tutela dei valori della popolazione rappresentata dal Comune di Anghiari.”