Home Attualità Economia Anna Lapini: ‘E’ la città che vuole il Mercato Internazionale’

Anna Lapini: ‘E’ la città che vuole il Mercato Internazionale’

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Il Mercato Internazionale ha dimostrato, ormai da diversi anni, ma anche e soprattutto in questo fine settimana di essere una grande festa di popolo prima ancora che una brillante iniziativa di animazione, anche economica, del territorio. Che la città vuole. Le 200mila presenze che più o meno si registrano per ogni sua edizione, le mille camere di albergo occupate in un periodo in cui la ricettività sarebbe invece scarsa, le risorse comunque riversate sul territorio dalla tanta gente richiamata dall’evento sono un risultato difficilmente contestabile. È vero anche, inutile negarlo, che ogni volta si intraprende una qualunque iniziativa, quando cioè si sposta qualche “pedina” nello scacchiere, inevitabilmente qualcuno, in questo caso la collettività in generale, ne trae giovamento e qualcun altro può essere ne sia danneggiato.
Quello che conta per un’iniziativa che in definitiva nasce e muore nell’arco di tre giorni, è che la valutazione complessiva sia positiva. Ed è fuori discussione, a parere mio e dei tantissimi colleghi che in questi giorni mi hanno manifestato apprezzamento per l’evento, che questo sia il caso del Mercato Internazionale. Io ritengo poi che un’iniziativa del genere, per il resto totalmente autofinanziata, giustifichi abbondantemente, anzi richieda necessariamente, il contributo della Camera di Commercio, tra l’altro interamente finalizzato alla promozione dell’evento (così come avviene nelle altre province nelle quali il Mercato viene realizzato dalla stessa organizzazione).
È una legge del marketing e della comunicazione, se vogliamo attirare tanto pubblico, dobbiamo fare adeguata pubblicità. E comunque certamente i 25mila euro investiti dalla Camera in questa direzione sono certamente, a mio parere, meglio spesi, tanto per fare un esempio, dei 36mila stanziati per la mostra dell’artigianato di Anghiari, che smuove presenze enormemente inferiori a questa. Che, piaccia o non piaccia, è comunemente ritenuta una delle più brillanti iniziative realizzate ad Arezzo negli ultimi anni e lo dico da membro del Consiglio Direttivo dell’ente camerale. A testimonianza di questo basti ricordare la pressoché generale levata di scudi registrata quando, nel timore di non poterla realizzare, si è ipotizzato un trasferimento del Mercato in provincia (con diversi Comuni che si sono immediatamente e volentieri candidati ad ospitarlo). La conclusione dal mio punto di vista e credo anche dal punto di vista dell’interesse generale è che, al di là degli interessi particolari, soprattutto se come in questo caso largamente minoritari, quando un evento è voluto da un’intera città questo è bene che si realizzi, pur riconoscendo a chiunque il legittimo diritto di critica.

ANNA LAPINI
PRESIDENTE DI TERZIARIO DONNA CONFCOMMERCIO E MEMBRO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA CAMERA DI COMMERCIO

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