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Apertura primo maggio: Confesercenti ok per la proposta di apertura

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Apertura primo maggio: Confesercenti ok per la proposta di apertura

Arezzo – Sulla questione dell’apertura dei negozi il primo maggio, Confesercenti è disponibile a confrontarsi con l’amministrazione comunale e condivide la proposta avanzata dal Sindaco Giuseppe Fanfani tesa a correggere l’ordinanza e a consentire esclusivamente in questa specifica occasione l’apertura degli esercizi.
“La proposta del Sindaco – dichiara Mario Checcaglini direttore di Confesercenti – prevede, rispetto alla precedente ordinanza la possibilità per il titolare dell’esercizio commerciale di tener aperto il negozio con l’impiego limitato di dipendenti che potranno essere occupati solo se sono disponibili a lavorare in occasione della festività del primo maggio”.
“È fondamentale in casi eccezionali – aggiunge Checcaglini – trovare un giusto equilibrio senza dimenticare che in ballo ci sono le esigenze dei commercianti che intendono aprire in occasione della Fiera Antiquaria, la più importante manifestazione cittadina, ma anche gli obblighi imposti da una legge regionale che, nel caso di apertura in occasione del primo maggio, ha bisogno del consenso. Una deroga che può avvenire solo se tutti i soggetti, quindi associazioni delle imprese e dei lavoratori, trovano una intesa. Appare quindi ragionevole la proposta del primo cittadino che ha fatto bene a convocare il tavolo per il prossimo venerdì”.
“La lunga discussione, avviata dal giungo 2010 – prosegue il direttore di Confesercenti – tra le parti sociali della rappresentanza delle imprese e del lavoro, che ha preceduto l’ordinanza sugli orari, aveva già puntato l’attenzione sulla coincidenza della giornata di festa del primo di maggio con la Fiera Antiquaria”. Un problema che si era presentato anche in occasione di capodanno e nel 2010 con la coincidenza della pasqua. Per questo occorre trovare una soluzione una volta per tutte. Non a caso Confesercenti aveva avanzato la proposta secondo cui in tali casi, del tutto eccezionali, si potesse comunque consentire l’apertura dei negozi esclusivamente nell’ambito della Fiera Antiquaria. Fermo restando la libertà a ciascun commerciante di decidere se alzare o meno la propria saracinesca.
“Una posizione – conclude Checcaglini – che ci appare equilibrata e suggerita non solo dal buon senso ma anche da ciò che la legge regionale impone”.