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Arezzo: Idv aderisce allo sciopero generale della Cgil

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Arezzo – L’Italia dei Valori Arezzo aderisce e sostiene lo sciopero generale indetto dalla Cgil per il 6 Settembre prossimo. Condividiamo e sosteniamo gli obiettivi sindacali, che coincidono con i contenuti della nostra opposizione politica a questo Governo, il quale, in un momento così delicato di crisi, non è in grado di prendere provvedimenti se non affossando ancora di più le fascie più deboli, aumentando marcatamente le disuguaglianze sociali. Con troppa leggerezza si minano i fondamenti della Costituzione e della convivenza civile: ecco perché riteniamo doveroso che tutte le opposizioni politiche si uniscano ai rappresentanti del lavoro e dell’impresa sana. Non è più il tempo di stare alla finestra a guardare: il Paese sta crollando. Si sferrano colpi mortali al lavoro – principalmente a quello pubblico – alle famiglie, ai giovani e si puniscono i soggetti più fragili, saccheggiando diritti conquistati in oltre mezzo secolo di battaglie democratiche, mentre si depredano i beni comuni, cercando di eliminare gli effetti degli ultimi referendum. Il Governo si dimostra incapace di affrontare e risolvere le emergenze del nostro Paese, decide di salvare la casta e gli evasori, indebolendo salari e sistema pensionistico. Rinuncia ai fattori fondamentali della crescita, quali ricerca e innovazione, prende in giro i cittadini e svende l’intero Paese, precludendo la strada del rilancio. Per questo saremo di nuovo con la Cgil il 6 settembre: scenderemo in piazza con i lavoratori, i precari e i pensionati, opponendoci con forza all’abolizione di fatto dell’articolo 18, una legge “ad aziendam” che serve solo a favorire particolari categorie.
Un’altra manovra è possibile: colpiamo fortemente gli evasori fiscali e gli “scudati”, per esempio introducendo un’aliquota del 20% per coloro che hanno approfittato dello scudo fiscale, facendo rientrare capitali illecitamente tenuti all’estero. Altri tagli sono possibili: aboliamo i vitalizi dei parlamentari e dei consiglieri regionali (le nostre proposte, alla Camera come in sede regionale, sono state respinte e definite demagogiche), dimezziamo le auto blu e i voli di stato, riduciamo le spese militari, abroghiamo i rimborsi elettorali, riduciamo le indennità parlamentari, blocchiamo le consulenze. Il nostro Paese ha bisogno di una riforma istituzionale complessiva e articolata che spinga in direzione dell’accorpamento dei Comuni e dell’abolizione delle Province. Le sfide che ci attendono sono molte: il cambiamento è possibile ma non con questo Governo, che si è più volte dimostrato inadeguato. Per questo l’Italia dei Valori di Arezzo – dallo scorso 20 Agosto e per tutto il mese di settembre – sarà impegnata per una doppia raccolta di firme. Da un lato si chiede l’abrogazione del cosiddetto “porcellum”, affinché i cittadini possano riappropriarsi del diritto di scegliere i propri rappresentanti; dall’altro, con una proposta di legge d’iniziativa popolare, si mira all’abolizione delle Province. Un nuovo assetto dello Stato è possibile: l’obiettivo è una riforma che salvaguardi democrazia e diritti, anche basandosi sulle esperienze di altri Paesi europei. Una nuova grande battaglia dunque per il cambiamento, per rispondere alla volontà di partecipazione dimostrata dai cittadini e restituire a loro la sovranità.