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Arezzo: il nuovo depuratore di Palazzo del Pero

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Arezzo: il nuovo depuratore di Palazzo del Pero

E’ praticamente già in funzione e consente da subito di dare una risposta concreta al territorio in termini di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini: è il nuovo fitodepuratore di Palazzo del Pero, che permette di dire stop agli scarichi liberi nel Cerfone.
L’impianto è stato realizzato vicino al torrente, immediatamente a monte dello svincolo di collegamento tra la Due Mari e la strada regionale 73, con un investimento di 485.000 euro, tra fitodepuratore e collettore fognario. A questo va aggiunta anche la sistemazione delle fognature locali con un contributo del Comune (Circoscrizione di Palazzo del Pero), per un importo totale di circa 110.000 euro di cui circa 54.000 a carico della Circoscrizione.
Fino ad oggi, l’abitato di Palazzo del Pero ha conferito gli scarichi direttamente nel torrente Cerfone, a valle del ponte della strada regionale 73 ed ora invece, grazie al nuovo impianto, sono evidenti i benefici per l’ambiente. L’intervento permette infatti di raccogliere i due scarichi principali che sversavano sul Cerfone, che vengono depurati e quindi immessi nuovamente nel torrente.
Sulla sinistra del torrente Cerfone, è stata realizzata anche una stazione di pompaggio a poche decine di metri dallo scarico nel rio Fiumicello con lo scopo di intercettare i nuovi collettori fognari a servizio di Palazzo del Pero.
In sintesi, viene data una risposta di alta qualità sia ai cittadini di Palazzo del Pero che all’ambiente, salvaguardando il torrente dagli scarichi liberi con un impianto che è accuratamente inserito nel contesto (le strutture sono semi interrate, l’area è recintata e protetta da una barriera verde di piante a basso fusto e arbusti) e che utilizza un’innovativa tecnologia a basso impatto, che Nuove Acque applica ormai sistematicamente.
I vantaggi della fitodepurazione
“La fitodepurazione rappresenta una tecnica efficiente ed economica – illustra Nuove Acque – sia per i reflui domestici – dalla casa singola fino agli insediamenti non superiori a 2.000 abitanti – sia per le attività agricole, zootecniche, di trasformazione alimentare o più in generale industriali, nelle quali comunque lo scarico è caratterizzato da una matrice prevalentemente organica e quindi richiede un trattamento di degradazione sostenuto essenzialmente da microrganismi”.
Nel dettaglio, si tratta di un sistema naturale di depurazione delle acque di scarico attraverso l’azione di un bacino impermeabilizzato riempito con materiale ghiaioso e con piante acquatiche, che rappresenta il secondo step del processo. A monte di ciò, infatti, le acque di scarico subiscono un pretrattamento in modo da trattenere solidi, sostanze saponose e materiali vari.
La fitodepurazione funziona in assenza di energia aggiunta e quindi permette un risparmio energetico rispetto agli impianti tradizionali. L’impianto è quindi "ecocompatibile".
Senza dimenticare poi i vantaggi facilmente visibili per tutti: gli impianti di fitodepurazione minimizzano l'impatto paesaggistico, tutelano le acque sotterranee specialmente nelle zone vulnerabili all'inquinamento da nitrati e azzerano i cattivi odori.
Con Palazzo del Pero e presto Ponte Buriano, Nuove Acque ha realizzato 32 nuovi impianti di depurazione delle acque, che si vanno ad aggiungere ai 45 già presenti, investendo nel settore quasi 21 milioni di euro.
“Quello che viene attivato oggi – commenta l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Arezzo, Franco Dringoli – è un servizio importante per l’ambiente e per la comunità di Palazzo del Pero. La depurazione era attesa da tempo e a questa domanda viene data una risposta particolarmente interessante e innovativa quale la fitodepurazione e quella di Palazzo del Pero è una delle prime esperienze sul nostro territorio”.
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