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‘Arzilla-Mente’: Un milione di euro per gli anziani non autosufficenti

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‘Arzilla-Mente’: Un milione di euro per gli anziani non autosufficenti

Arezzo – Un milione di euro per il territorio aretino destinate all'assistenza di anziani non autosufficienti. E' questo l'importante risultato ottenuto dal progetto "Arzilla-mente" che la Provincia di Arezzo ha presentato, come soggetto promotore, all'Indpad partecipando ad un bando dell'ente di previdenza ed ottenendo il relativo finanziamento. Per suggellare questa collaborazione questa mattina il Presidente della Provincia Roberto Vasai ed il delegato dell'Inpdap Giuliano Bolzan hanno sottoscritto un protocollo di intesa alla presenza dell'azienda Usl 8 e delle zone socio-sanitarie, partner del progetto, e dei sindacati dei pensionati, coinvolti nella realizzazione delle azioni previste. "Questo accordo – ha affermato il Presidente della Provincia – rappresenta un risultato molto importante perché è un arricchimento della socialità che in questo momento ha bisogno di ossigeno vista la situazione economica nella quale si trovano gli enti locali". Il progetto intende offrire interventi di assistenza più appropriati e completi a pensionati Inpdap non autosufficienti, rendendo sistemiche le sinergie già in atto sul territorio della provincia di Arezzo tra soggetti istituzionali pubblici e privati, ottimizzando le risorse esistenti in termini economici, di competenze, di tecnologie e di specializzazione per l'individuazione di un modello di Welfare che ponga l’attenzione della presa in carico come "soluzione complessiva del problema" piuttosto che come somma di prestazioni, prospettando risposte ai bisogni in modo condiviso, qualificato e innovativo. "E' proprio la rete che si è creata attorno al progetto Arzilla-mente che ne rappresenta la forza – ha spiegato il Vicepresidente della Provincia Mirella Ricci. Queste risorse ci consentiranno di implementare i servizi già in essere sul territorio, dando risposte anche ad anziani che sono al limite dell'autosufficienza. I numeri dei soggetti interessati sono decisamente importanti, perché i pensionati Inpdap nel territorio provinciale sono 16.638 e saranno tutti contattati per conoscerne caratteristiche ed esigenze. La filosofia che è alla base del progetto è, come si capisce dal suo nome, quella di tenere arzilla la mente dei nostri anziani e di non sradicarli dal proprio domicilio e dalla propria storia lavorando sulla residenzialità". Alla base dell’idea progettuale è infatti forte la convinzione che le istituzioni e enti preposti non debbano essere sole a fornire le risposte, promuovendo nel sistema il valore della reciprocità tra famiglie, comunità e istituzioni stesse. "Il nostro ente – ha detto Giuliano Bolzan dell'Inpdap – ha uno specifico settore per gli interventi sociali che oggi, oltre agli interventi rappresentati storicamente da borse di studio, convitti e case di riposo, vuole dare risposte anche ad esigenze e necessità nuove. Abbiamo scelto il progetto della Provincia di Arezzo, che ha ottenuto gran parte delle risorse complessive, perché ci abbiamo visto non tanto una rincorsa ad ottenere il finanziamento, ma un'iniziativa meritevole e duratura, che per noi rappresenterà anche un'esperienza da monitorare per essere utilizzata poi anche in altre realtà a livello nazionale. Il concetto fondamentale, come è stato più volte sottolineato, è quello di lavorare perché l'anziano venga mantenuto all'interno della famiglia e della comunità anche nelle zone più lontane dalle città e dai nuclei più grandi", ha concluso Giuliano Bolzan dell'Inpdap.

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