Roma, 14 apr. (Labitalia) – Mario Mattioli è stato riconfermato per acclamazione alla guida dell'Assorimorchiatori, associazione delle imprese di armatori concessionari del servizio di rimorchio portuale. Presente in oltre 25 porti dislocati sull'intera fascia costiera italiana, Assorimorchiatori rappresenta oltre il 70% degli imprenditori del settore e opera da quasi 60 anni con una politica associativa.
Confermato anche l'intero consiglio direttivo di cui fanno parte Bruna Cafiero, Pietrantonio Cafiero, Alberto Delle Piane, Corrado Neri, Alessandro Russo e Luca Vitiello (quest'ultimo ricopre anche l'incarico di presidente della commissione Relazioni industriali). Alla presidenza della Commissione Porti rimane, invece, Pietrantonio Cafiero. Mattioli, riconfermato dopo un mandato durato tre anni, ha ribadito che la linea politica dell'associazione "è da sempre finalizzata a far sì che le nostre aziende siano al servizio dei porti, massimizzando la sicurezza nel rispetto dell'economicità del servizio, in totale coordinamento con le autorità competenti e gli utenti". "Nei porti ove operano le imprese associate -ha aggiunto il presidente di Assorimorchiatori- questa politica ha portato, negli ultimi anni, a un andamento medio tariffario inferiore al livello d'inflazione, rispondendo alle attese dell'utenza e al particolare momento storico-economico che stiamo vivendo. In quest'ottica, abbiamo anche condiviso e attuato l'iniziativa ministeriale finalizzata, in questo ultimo biennio di forte crisi economica, al contenimento delle tariffe di rimorchio". Tra gli obiettivi futuri, anche quello di una nuova forma di organizzazione del lavoro. Assorimorchiatori, ha spiegato Mattioli, da sempre è impegnata in una politica di massima flessibilità per soddisfare le richieste dell'utenza nel rispetto dei massimi standard di sicurezza. Ora sta cercando anche di trovare una linea di dialogo e accordo con la propria forza lavoro affinché, ha concluso il presidente di Assorimorchiatori, "venga concordemente individuata una nuova forma di organizzazione del lavoro attraverso maggiori flessibilità, possibili perché il nostro lavoro, pur richiedendo elevate dosi di professionalità e impegno, fa registrare rilevanti periodi di attesa all'interno dello svolgimento di ciascun turno lavorativo".

Articlolo scritto da: Adnkronos