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Atto d’indirizzo sulla trasparenza e anagrafe eletti

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Atto d’indirizzo sulla trasparenza e anagrafe eletti

Il consigliere comunale Daniele Farsetti (Movimento 5 stelle) è stato il promotore di un atto di indirizzo teso a favorire la trasparenza amministrativa e l'anagrafe degli eletti.
“Richiediamo puntuali indicazioni affinché i cittadini siano adeguatamente informati. Questo genere di dati, nel sito del Comune, non è del tutto assente, diciamo che vanno resi innanzitutto omogenei e in secondo luogo implementati.
Per quanto riguarda il primo aspetto, ne chiediamo l’accorpamento magari in un’unica sezione per non lasciarli sparsi come ora in vari link che finiscono per risultare dispersivi per l’utente. C’è inoltre da dire che queste informazioni sono rese disponibili grazie alla buona volontà di alcuni uffici non esistendo alcuna norma che disciplini questo ambito. Noi vogliamo invece che la pubblicazione di tutta questa mole di dati sia regolamentata da statuto comunale in articoli specifici che recepiscano le più attuali disposizioni anche nazionali in materia di trasparenza.
Secondo aspetto: l’implementazione. Chiediamo che siano resi pubblici tutti gli emolumenti degli eletti e dei nominati nelle partecipate, un rendiconto preciso di gettoni di presenza, rimborsi spese per trasferte e missioni, dichiarazioni dei redditi. Per le società chiediamo che siano dettagliati i bilanci, i piani di investimento, le consulenze, le ditte fornitrici. Restando sul piano patrimoniale, vogliamo che nel sito del Comune di Arezzo compaia l’anagrafe degli immobili e delle proprietà del Comune stesso con indicazione dettagliata di utilizzo, ubicazione, rendita e classificazione catastali, gli eventuali locatari, concessionari o affittuari.
Tornando infine alle persone fisiche, è giusto che di tutti gli eletti, i cittadini conoscano i livelli di produttività. Per cui vanno pubblicati gli atti di cui sono promotori, firmatari, le loro presenze in Consiglio Comunale e nelle commissioni. E non dimentichiamo l’importanza anche di una dichiarazione, sempre in capo a eletti e nominati, relativa alla loro iscrizione a qualsiasi tipo di associazione: mi riferisco anche alla massoneria ma non solo. Ribadisco, con questo atto, che è giusto che i cittadini conoscano qualsiasi genere di forma associativa, dal quartiere della giostra a gruppi di interesse laici o cattolici che siano, a cui l'eletto che li rappresenta è aderente”.

Matteo Bracciali (PD) ha aderito all'impostazione dell'atto di indirizzo: “di fatto il mandato si è aperto con un invito del genere quando abbiamo votato la delibera sui criteri di elezione e nomina dei rappresentanti nelle partecipate. Ho preparato alcuni emendamenti a tal proposito che cercano di rendere l'atto di Farsetti in linea con la normativa sulla privacy, ad esempio sull'appartenenza alle associazioni di cui renderemmo facoltativa la dichiarazione, e di mettere a disposizione dei cittadini dati che evidenzino le attività degli amministratori nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari. Ad esempio, sulla dichiarazione dei redditi non richiediamo di certo le spese deducibili. Diamo inoltre una linea organica agli uffici affinché nel tempo si adeguino a questo deliberato”.

Anche Luigi Scatizzi (Nuovo polo per Arezzo) ha chiesto alcune integrazioni sugli immobili di proprietà del Comune di Arezzo e su quelli affittati. Il report deve essere vagliato dalla Commissione patrimonio e aggiornato semestralmente.

Lucio Bianchi (Movimento 5 stelle): “chiediamo anche di dichiarare da parte degli eletti i rapporti di parentela o affinità fino al terzo grado con eletti a cariche politiche, al secondo grado con dipendenti dell'ente o di aziende nonché i rapporti di lavoro, di parentela e affinità fino al terzo grado di dipendenti, titolari o soci di aziende fornitrici dell'ente”.

Daniele Farsetti ha fatto propri tutti gli emendamenti. L'atto è stato così approvato all'unanimità con 19 voti favorevoli.