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Banca Etruria, tiene la redditività. I dati del semestre

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Banca Etruria, tiene la redditività. I dati del semestre

Arezzo – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria, presieduto dall’Ing.
Giuseppe Fornasari, ha approvato oggi la Relazione Semestrale al 30 giugno 2011.
I dati di semestre segnalano la tenuta della redditività, una crescita della produzione industriale e
il consolidamento dell’equilibrio tra impieghi e raccolta diretta. Tali risultati sono maturati in un contesto
che, dalla primavera, ha visto un nuovo aumento della volatilità sui mercati finanziari, a fronte
dell'accresciuta incertezza internazionale e delle rinnovate tensioni sul debito sovrano nell'area Euro.
Le scelte gestionali orientate alla sostenibilità hanno prodotto inoltre una sostanziale stabilità
degli impieghi rispetto alla fine del 2010 ed hanno puntato al consolidamento del processo di riduzione
della concentrazione, privilegiando la maggiore qualità e granularità delle erogazioni. Ciò nonostante, il
permanere di una situazione di diffusa debolezza del ciclo economico, fa si che l’andamento dei crediti
deteriorati mostri un ritorno su livelli fisiologici più lento delle attese.
La Banca nel semestre ha continuato a fornire sostegno al sistema economico e sociale
nell’ambito territoriale di riferimento, prolungando l’adesione ai protocolli di intesa tra ABI e Ministero
dell’ Economia e delle Finanze destinati ad agevolare il rimborso dei finanziamenti concessi a famiglie ed
imprese; mentre al contempo le politiche commerciali adottate sono state orientate ad aumentare la
qualità del servizio offerto, a favorire la centralità del cliente e allo sviluppo delle relazioni con gli
stakeholder del Gruppo. Per effetto di questa focalizzazione sulla banca reale si registra la crescita netta
di 4.573 nuovi clienti e, dal punto di vista dei nuovi affidamenti, una sostanziale conferma dei volumi
erogati con una diminuzione dell’ importo medio per cliente che scende a circa 58 mila euro contro i 79
mila euro medi del 2010.
Fattori rilevanti – nel corso della gestione del periodo considerato – sono anche le azioni realizzate
per rafforzare la dotazione patrimoniale e la posizione di liquidità. In tal senso e in previsione
dell’attuazione dell’accordo di Basilea III Banca Etruria ha provveduto ad emettere con successo un
prestito obbligazionario convertibile del valore di circa 100 mln di euro, collocato su clientela retail, cui si
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aggiungono l’offerta di scambio di un prestito subordinato Lower Tier II per un valore nominale
complessivo pari a 70,35 mln di euro e l’operazione di cartolarizzazione di mutui residenziali in bonis per
complessivi 465,8 milioni di euro, realizzata con Mecenate srl, società veicolo del Gruppo Banca Etruria e
finalizzata all’emissione di titoli RMBS (Residential Mortgage Backed Securities).
I DATI DEL GRUPPO BANCA ETRURIA
Il Conto Economico
Il margine d’interesse, in un contesto caratterizzato dalla contrazione della forbice dei tassi,
cresce di 2 mln di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e raggiunge i 112,8 mln di euro
(+1,8%). Il risultato beneficia, tra l’altro, del contributo derivante dall’erogazione dei prestiti personali da
parte della controllata ConEtruria in un’ottica di sostegno alle famiglie e al territorio.
Migliora anche il margine d’intermediazione a 183,6 mln di euro (+4,3%). Al progresso
dell’aggregato, oltre alla componente commissionale che si stabilizza su 52,6 mln di euro, ha contribuito il
margine dell’attività di negoziazione, copertura e fair value che risulta positivo per 16,6 mln di euro (7,1
mln al 30 giugno 2010). Tale risultato assume particolare rilevanza alla luce di un primo semestre del
2011 caratterizzato dall’elevata volatilità dei mercati e dal conseguente ribasso delle quotazioni azionarie
e dei corsi delle emissioni obbligazionarie bancarie.
In un’ottica prudenziale di mantenimento di un attento presidio sui rischi, le rettifiche di valore
nette ammontano a 50,2 mln di euro in flessione di 7,9 mln rispetto al giugno 2010: in particolare il
comparto delle rettifiche su crediti scende a 43,1 mln contro i 58 mln del giugno 2010.
Nonostante quindi il complesso contesto economico, il primo semestre del 2011 conferma la
capacità del Gruppo Banca Etruria di produrre reddito dalla propria gestione caratteristica con il risultato
della gestione finanziaria che, al netto delle rettifiche, raggiunge i 133,4 mln di euro in crescita di
+13,1% rispetto allo stesso periodo del 2010.
I costi operativi sono pari a 113,1 mln di euro (+6,0%), legati alle spese per le operazioni
straordinarie realizzate nel semestre e agli oneri per il personale (+2,8%) dovuti alla politica di
incentivazione all’esodo e alle ultime tranche di aumento previste dal contratto.
Il Cost/Income scende al 61,3% contro il 63,1% di fine 2010, grazie agli effetti della gestione e
alla conseguente crescita della redditività.
L’utile dell’operatività al lordo delle imposte è pari a 17 mln di euro (+5,3 mln di euro rispetto al
30 giugno 2010).
Al netto del carico fiscale di 11,6 mln di euro, il risultato netto di periodo raggiunge 5,5 mln di
euro, in crescita di 1 mln di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Lo Stato Patrimoniale
I crediti verso la clientela si attestano a 8 mld di euro segnando una sostanziale stabilità (-0,3%)
rispetto a fine 2010 in linea con il percorso di gestione e sviluppo sostenibile d’impresa, finalizzato a
ridurre fenomeni di concentrazione e a favorire la maggiore diversificazione e polverizzazione degli
impieghi.
Al fine di consolidare l’equilibrio di liquidità, il Gruppo Banca Etruria ha confermato anche nel
primo semestre del 2011 la propria attenzione allo sviluppo della raccolta diretta che raggiunge così gli
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8,2 mld di euro (+2,5%). Crescono a 4,1 mld i titoli in circolazione (+32,6%) mentre i debiti verso
clientela si attestano a 4,2 mld (-16,0%). Sulla dinamica influisce anche la diversa contabilizzazione dei
pronti contro termine con sottostante titoli obbligazionari emessi dalla Capogruppo (pari a 859,2 mln di
euro) che, come da nuove disposizioni di Banca d’Italia, vengono ad essere considerati alla Voce 30 “Titoli
in circolazione” di Stato Patrimoniale.
La raccolta indiretta si attesta sui livelli di fine anno a 3,8 mld di euro (-0,8%) e registra gli effetti
della diminuzione del risparmio gestito (-64,6 mln di euro), maggiormente condizionato dalla incertezza
sui mercati finanziari, a fronte delle buone performance della raccolta assicurativa (+18,6 mln di euro) e
di quella amministrata (+15,2 mln di euro). Sull’aggregato influisce tra l’altro la flessione del controvalore
dei titoli azionari (-7,7% rispetto alla fine del 2010), così come degli investimenti in obbligazioni (-6,2%)
dovuta all’alta volatilità dei mercati finanziari.
Il portafoglio titoli di proprietà raggiunge 2 mld di euro (+19,1%) e comprende oltre ai portafogli
delle tre banche del Gruppo, anche gli investimenti di Bancassurance Popolari Spa realizzati a fronte del
collocamento di prodotti assicurativi.
I dati gestionali relativi ai requisiti patrimoniali evidenziano un Tier 1 pari a 7,8% e un Total
Capital Ratio a 11,6%.
I DATI DELLA CAPOGRUPPO BANCA ETRURIA
Il Conto Economico.
Il margine di interesse si attesta a 79 mln di euro, in flessione (-3,3%) rispetto al valore dello
stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, gli interessi attivi nel semestre sono pari a 158,7 mln
di euro contro i 148,2 mln di giugno 2010 (+7,1%), mentre quelli passivi raggiungono 79,8 mln di euro
contro i 66,5 mln di giugno dell’anno precedente (+20%).
Le commissioni nette realizzate nel primo semestre 2011 ammontano a 50,5 mln di euro (3,6 mln
in meno rispetto a fine giugno 2010), mentre il margine dell’attività di negoziazione, copertura e fair
value risulta positivo per 14,9 mln di euro ed in crescita rispetto ai 2,7 mln di euro di giugno 2010.
Come somma di questi effetti il margine d’intermediazione cresce a 151,4 mln di euro con un
incremento di 8,7 mln di euro (+6,1%).
Anche la dinamica dei crediti non performing sconta le condizioni sistemiche di mercato. Al 30
giugno 2011 infatti le rettifiche di valore nette sono pari a 39,6 mln di euro, in flessione di 11,8 mln
rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio, ascrivibile quasi esclusivamente al comparto
dei crediti deteriorati. A sua volta il risultato netto della gestione finanziaria raggiunge i 111,9 mln di euro
contro i 91,4 mln di euro di giugno 2010.
Migliora il cost/income che scende al 63,9% dal 66,8% di fine 2010, mentre i costi operativi
contabilizzati nel semestre si attestano a 97,2 mln di euro (+5,7% rispetto a giugno 2010).
Si arriva così all’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte che è pari a 14,6 mln di euro
(+9,1 mln rispetto al 30 giugno 2010). Tenuto conto del carico fiscale, pari a 8,5 mln di euro, l’utile netto
di periodo raggiunge i 6,1 mln di euro (+4,6 mln di euro rispetto al 30 giugno 2010).
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Lo Stato Patrimoniale.
I crediti verso la clientela raggiungono i 7,6 mld di euro, mostrando una sostanziale stabilità
rispetto al 31 dicembre dell’anno precedente (+0,2%).
Positivo il dato della raccolta diretta che registra un valore complessivo pari a 7,9 mld di euro, in
crescita di +2,7%. I debiti verso la clientela evidenziano una riduzione di 817,8 mln di euro mentre la
raccolta in titoli cresce di circa 1 mld di euro.
La raccolta indiretta si attesta complessivamente a 3,6 mld di euro in contrazione di 46,9 mln
rispetto al 31 dicembre 2010 (-1,3%). Ad influire sulla dinamica dell’aggregato è infatti soprattutto la
diminuzione del risparmio gestito (-63,9 mln di euro) a fronte del quale tuttavia si evidenzia la dinamica
positiva della raccolta assicurativa (+14 mln di euro) e di quella amministrata (+3 mln di euro rispetto
alla fine del 2010).
Il portafoglio titoli di proprietà sale a 1,3 mld di euro contro i 944,5 mln della fine dell’anno
precedente (+35,8%) e contabilizza gli effetti di un’operazione di rafforzamento (+338,4 mln di euro)
realizzata quasi esclusivamente nel secondo trimestre che ha riguardato il segmento AFS – Available For
Sale. In tale periodo infatti la banca ha realizzato investimenti in titoli di stato italiani per circa 380 mln di
euro.
NUOVO VICE DIRETTORE GENERALE
Il Consiglio di Amministrazione ha ringraziato il Vice Direttore Generale Guido Materozzi che lascia
l’incarico per sopravvenuta età pensionabile. Subentra in tal ruolo Emanuele Cuccaro, fino ad oggi CFO
della Banca, che si affianca al Vice Direttore Generale Vicario Paolo Schiatti.
Per informazioni:
Servizio Comunicazione 0575 337206- 311
Servizio Investor Relation 0575 337739- 482
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Emanuele Cuccaro dichiara ai sensi del comma 2
articolo 154 bis del Testo Unico delle disposizioni in materia d’intermediazione finanziaria che l’informativa contabile,
relativa alla Relazione Finanziaria Consolidata al 30 giugno 2011, contenuta nel presente comunicato, corrisponde
alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.