Home Cronaca Bancomat clonati, raffica di casi. La Postale aretina mette in guardia

Bancomat clonati, raffica di casi. La Postale aretina mette in guardia

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Bancomat clonati, raffica di casi. La Postale aretina mette in guardia

Arezzo – Bancomat clonati e conti alleggeriti. Un binomio che non risparmia nemmeno l'aretino, anzi per meglio dire usando un gioco di parole, nemmeno i risparmi degli aretini. Le tecniche per carpire i codici delle carte sono diventate sempre più sofisticate ed i truffatori entrano in azione soprattutto durante le manifestazioni che portano in città o nei centri della provincia tanta gente e soprattutto tanti turisti. Questa è l'analisi fatta sul campo dalla Polizia Postale di Arezzo che ha a che fare quasi quotidianamente con raggiri del genere. Insomma, la tecnologia anche in questo campo fa passi da gigante. Ad esempio gli "skimmer" sono usati sempre meno dato che per i malviventi è più facile essere scoperti. Ma che cosa sono gli skimmer? Per dirla in termini semplici si tratta di mini apprecchiature che vengono messe sotto alla tastiera o alla bocchetta nella quale si inserisce la carta per immagazzinarne il numero. Intanto il truffatore si posiziona poco distante con un computer attraverso il quale, con un collegamento wireless, copia i codici. A questo punto la carta viene clonata ed il raggiro è fatto. Una tecnica molto usata fino ad oggi ma anche rischiosa per i truffatori dato che si devono comunque posizionare a poche centinaia di metri perchè il marchingengno funzioni. Nonostante questo metodo sia meno in voga negli ultimi tempi, la Polizia Postale invita lo stesso, prima di fare un prelievo, a controllare se nei paraggi ci sia qualcuno con un portatile in uso.
Non solo. Come dicevamo la tecnologia nella clonazione si è evoluta ed anche molto. Per proteggere i propri conti correnti non basta nemmeno più mettere una mano sopra alla tastiera come siamo abituati a fare. Prima di effettuare un prelievo, ora, è bene letteralmente grattare la pensilina che sta sopra alla nostra testa nel vano che contiene monitor, tastiera e bocchette. Infatti, come spiega sempre la Polizia Postale, è proprio qui che vengono applicate delle lastre posticce sotto alle quali sono installate delle microcamere che attraverso un forellino, piccolo come quello fatto con un ago, registrano il numero della carta. Infatti l'occhio è puntato proprio sulla scheda bancomat. Ed ecco qua l'ultima frontiera superata dai truffatori. A questo proposito la Postale mette in allerta i cittadini invitandoli a prestare la massima attenzione vista la frequenza molto alta con cui episodi del genere si verificano ad Arezzo ed in provincia.