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‘Bathsheba’: rivive in P.zza Sant’Agostino grazie al bronzo di Wyatt

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‘Bathsheba’: rivive in P.zza Sant’Agostino grazie al bronzo di Wyatt

Arezzo – In occasione della riapertura di Piazza Sant’Agostino, sabato 7 maggio verrà installata, alla presenza dell’artista, “Bathsheba”, un’opera dello statunitense Greg Wyatt già esposta nel Museo archeologico di Agrigento e la cui installazione è curata da Michelangelo Bastiani.
Questa scultura in bronzo, realizzata tra il 1979 e 1981, alta 2,30 metri, raffigura un busto di donna nudo, allungato e le cui patine sono lavorate per illuminarne ed esaltarne le proporzioni. Tramite essa, l’artista newyorkese restituisce vita al mito di Bathsheba, figura che da un lato rappresenta l’incarnazione della passione e della sensualità mentre dall’altro, come madre di Salomone, è prototipo di equilibrio, autocontrollo, prudenza e giustizia.
Così come la biblica Bathsheba emerge in avanti per far progredire la giustizia sociale, la “Bathsheba” di Wyatt elegantemente si protende verso la piazza: nel mondo pubblico e in quello privato, si difendono le nozioni di giustizia per esprimere la nostra forma di umanità.
Greg Wyatt, nato nel 1949 sulle sponde del fiume Hudson, ha maturato la passione per la scultura dopo un viaggio in Messico con la famiglia nel 1963, durante il quale fu sopraffatto dall’esperienza dei templi maya. Da qui cominciò a cimentarsi con la terracotta e la porcellana, modellando animali in piccola scala. Dopo il master alla Columbia University, nel 1972 si è iscritto a una classe di scultura dal vivo alla National Academy of Design. Alcuni decenni dopo sono arrivate le grandi sculture, come “Scholars’ Lion” del 2004, un leone nell’atto di incidere (installato nel campus dell’alma mater di Wyatt, la Columbia University di New York) e la monumentale “Soaring American Eagle” del 2000 (collocata nella corte interna del Dipartimento di Stato di Washington). Altri suoi monumenti pubblici famosi sono la “The Price of Freedom” (2003) presso la tomba del milite ignoto nel cimitero nazionale di Arlington, appena attraversato il Potomac, e “Aspire” (2005) all’Academic and Performing Arts Center di Charlotte, North Carolina.
Greg Wyatt è da anni legato all’Italia con una piccola predilezione per Arezzo come dimostra la statua ora a Sant’Agostino ma come dimostrano anche le altre opere in bronzo che ha donato al Comune di Arezzo, cinque, e all’accademia Petrarca. Le sculture che dall’ottobre scorso arricchiscono in maniera permanente la collezione civica sono: “Torque”, del 1979 e di 177 centimetri di altezza; “Interiority Muse” del 2009 e di 71 centimetri di altezza; “Ovid”, del 1995 e di 16 centimetri di altezza; “Baryshnikov”, del 1977 e di 81 centimetri di altezza; “Profile Vassel”, del 2007 e di 43 centimetri di altezza.