Home Attualità Salute Batterio killer: assessore veneto fa scorpacciata di cetrioli ‘a km 0’

Batterio killer: assessore veneto fa scorpacciata di cetrioli ‘a km 0’

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Batterio killer: assessore veneto fa scorpacciata di cetrioli ‘a km 0’

Padova, 1 giu. (Adnkronos Salute) – "I consumatori cerchino i prodotti nostrani e li gustino con la massima tranquillità: sono supercontrollati". Franco Manzato, assessore all'Agricoltura del Veneto, non ha dubbi sulla qualità dell'ortofrutta delle filiere venete e nazionali e lo dimostra personalmente assaggiando un improvvisato piatto di cetrioli a km 0. Lo scenario è quello del Mercato agroalimentare di Padova e suoi 'compagni d'insalata' sono il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, il direttore generale dell'Ulss 16 di Padova Fortunato Rao, il presidente del Maap Franco Frigo e i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, che hanno voluto testimoniare direttamente la sicurezza e le modalità di controllo dei prodotti regionali italiani, proprio nel luogo dove la paura ha evidenziato una crisi di mercato dell?ortofrutta.
"Anche questa volta, come in molte, troppe occasioni in passato – ha ricordato Manzato – il problema viene da fuori confine e dalla paura che si è sparsa ovunque per i cetrioli killer, ai quali in Germania e nei Paesi nordici sono state attribuite finora una quindicina di vittime e più di mille persone con gravi sintomi di intossicazione da una versione 'assassina' di Escherichia coli". Inizialmente, anche se oggi sull'origine dell'infezione è ancora giallo, "sul banco degli accusati, come veicolo di contaminazione, sono state poste 2 partite di cetrioli provenienti dalla Spagna.
Secondo gli uffici dell'Unione europea non c'è necessità di bloccare le importazioni, perché è tutto sotto controllo e servono approfondimenti sulle cause del contagio. Di sicuro il mercato è a terra, il consumo si è ridotto, serpeggiano i timori e a pagare le conseguenze della situazione sono i nostri produttori, soprattutto del settore orticolo", ha spiegato l'assessore. "Anche da noi sono arrivati cetrioli spagnoli, che coprono soprattutto i mesi delle primizie e la cui importazione si è drasticamente ridotta dai 2.300 quintali di aprile ai 148 di maggio. In ogni caso – ha ribadito Manzato – i consumatori possono contare sul prodotto nazionale e veneto, che viene da sempre controllato a partire dalle aziende e in tutta la filiera, fino alla ristorazione e alla distribuzione, con analisi di laboratorio, verifiche anche di tracciabilità, controllo del personale addetto e sistema haccp. I rilievi, condotti dai carabinieri del Nas, dalle Ulss e dalla polizia locale, hanno riscontrato irregolarità (comprese quelle amministrative) nel 4,5% del totale italiano, percentuale 'fisiologica' che si riduce a livelli minimi dell'1,7% in Veneto, che è inoltre l'unica regione che effettua controlli supplementari. Insomma – ha concluso Manzato – consumate sicuri il cetriolo veneto e gli altri prodotti di casa nostra".

Articlolo scritto da: Adnkronos