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Bimbo di 11 mesi morto in auto a Perugia, il padre è sotto choc

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Bimbo di 11 mesi morto in auto a Perugia, il padre è sotto choc

Perugia, 28 mag. (Adnkronos/Ign) – Verrà probabilmente effettuata lunedì l'autopsia sul corpicino di Jacopo Riganelli, il bambino di 11 mesi morto ieri mattina a Passignano sul Trasimeno dopo essere stato lasciato in auto dal padre Sergio. L'incarico è stato conferito in mattinata, ma, con ogni probabilità verrà effettuato solo lunedì. I genitori del bambino sono tornati questa mattina in obitorio. Eva, la madre del piccolo, chiamava il figlio straziata dal dolore: "Jacopo sei qui, Jacopo mi devi sentire, vieni dalla tua mamma, vieni da me…". Il padre, attonito e silenzioso, è stato sempre sostenuto dai parenti, così come la madre Eva che ha urlato più volte il nome del piccolo.
"Non è possibile, non è possibile" ripeteva la donna. Ha chiamato più volte anche il nome del marito, "Sergio, Sergio". Poi intorno alle 12 hanno lasciato l'obitorio, in cui si erano potuti recare con una specifica autorizzazione del magistrato Mario Formisano. Commossi anche i congiunti degli altri defunti che hanno assistito alla scena. "Che Dio aiuti questa povera mamma!", ha detto una donna quando ha sentito le urla strazianti di Eva. Sergio Riganelli, iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, non verrà sentito oggi dagli inquirenti, come inizialmente appreso, ma nei prossimi giorni. L'uomo, che dovrà ricostruire tutti i passaggi della mattinata di ieri, è infatti ancora sotto choc per poter rispondere alle domande dei carabinieri. Non è ancora del tutto chiaro se si sia dimenticato di portare il bambino al nido.
I militari, coordinati dal pubblico ministero Mario Formisano, ritengono che il quadro della tragedia sia abbastanza delineato. Non è possibile ipotizzare quando potranno essere celebrati i funerali, che potranno avvenire solo dopo il nullaosta del magistrato e dopo l'autopsia. Un mazzo di 12 rose bianche sono state lasciate questa mattina nel parcheggio del club velico di Passignano sul Trasimeno dove è avvenuta la tragedia. Sul mazzo di fiori, appeso ad un albero, c'era un bigliettino con fuori scritto "Per Jacopo", e dentro " ciao Angioletto, zia Graziella, Samuele e Nicolò". A portarli una giovane donna con due bambini. Sulla porta d'ingresso dell'asilo nido 'Sacro Cuore' di Passignano sul Trasimeno, frequentato dal piccolo Jacopo, la Direzione ha appeso un cartello: ''a seguito del grave lutto che ha colpito l'asilo chiediamo a tutti quanti un rispettoso silenzio. Di evitare pettegolezzi e inopportune domande''.
Tutta la cittadina affacciata sul lago Trasimeno è in lutto, nessuno ha voglia di commentare la tragedia che ha colpito una coppia tanto amata da tutti come Sergio ed Eva. Fuori dal cancello del club velico, dove il padre del piccolo lavora come custode, c'è un altro cartello con su scritto ''chiuso per lutto''. Anche il sindaco ha ribadito che proclamerà il lutto cittadino il giorno dei funerali del piccolo. Don Gianni, il vice parroco della parrocchia di San Cristoforo di Passignano, afferma all'Adnkronos: a Sergio ed Eva ''dirò di stringersi tra di loro e non addossarsi colpe''.
''Qui avevano frequentato il corso prematrimoniale e qui hanno battezzato Jacopo 4 mesi fa'', ha riferito don Gianni, che ha aggiunto: ''Li andrò a trovare il prima possibile. So che ora sono ospiti di parenti fuori paese''. Il vice parroco ha anche confermato che l'intera comunità è sconvolta. ''E' un episodio che ha dell'imponderabile – ha detto – una cosa di quelle che pensi non debba mai succedere vicino a noi. Queste sono situazioni che un prete non vorrebbe mai affrontare. Già il caso di Elena aveva suscitato commozione nei parrocchiani'', ha concluso.

Articlolo scritto da: Adnkronos