Roma (Labitalia) – "E' un risultato prodigioso, è la prima volta che si vince un referendum a Mirafiori". Non ha dubbi Raffaele Bonanni, leader della Cisl, nel commentare l'esito del referendum nello stabilimento torinese, che ha visto il 54% dei lavoratori dire sì all'accordo firmato dai sindacati, Fiom esclusa, con la Fiat. E proprio sulla Fiom, grande esclusa dell'accordo, Bonanni dice: "La Fiom ci sarà a Mirafiori se ci vorrà essere. Non firma nessun accordo, non riconosce gli altri sindacati, non riconosce l'esito del referendum, non riconosce nemmeno la propria confederazione che li invita a firme tecniche e quant'altro. Sono loro -sottolinea- che dicono no a tutto". "Sul riaprire la trattativa -spiega Bonanni- si sono già espressi i lavoratori, questo non è un gioco di società. La Fiom aveva la possibilità di firmare". Il leader della Cisl attacca quindi l'atteggiamento dei media durante la campagna referendaria. "Sulla tv pubblica la cosa è stata scandalosa -sostiene- perché, oltre che confondere le idee alla gente, una parte ha addirittura preso una posizione a favore di una delle posizioni in campo. Il contrario di quello che dovrebbe essere un servizio pubblico: noi contestiamo questo assetto della tv pubblica, divisa in tre parti, data in pasto ai partiti e dove ognuno fa quello che vuole". Bonanni parla quindi degli interventi necessari a far ripartire l'economia. "Dal governo -sottolinea- aspettiamo un segnale forte sul fisco, le tasse vanno abbassate a lavoratori dipendenti e pensionati. Non ci stiamo più ad assistere a sprechi". "Non ci possiamo più permettere -aggiunge – 6/7 livelli amministrativi, che poi dobbiamo pagare noi, che fanno solo confusione e spesa. Se non fermiamo questo -conclude Bonanni- verranno sempre a far ricorso al nostro Bancomat di lavoratori dipendenti e pensionati e lo sviluppo non ci sarà mai".

Articlolo scritto da: Adnkronos