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Camorra, arrestato nel casertano sindaco Magliocca

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Caserta, 11 mar. – (Adnkronos) – Il sindaco Pdl Giorgio Magliocca di Pignataro Maggiore è stato arrestato all'alba di oggi dagli agenti della Squadra mobile di Caserta con l'accusa di concorso esterno con il clan Ligato-Lubrano attivo nella zona. Magliocca secondo quanto si è appreso figura tra i consulenti del sindaco di Roma Gianni Alemanno. In passato invece aveva rivestito l'incarico di consulente presso il ministero delle Telecomunicazioni con il ministro Mario Landolfi. L'attività investigativa svolta dalla Squadra mobile di Caserta avrebbe accertato "la sistematica e consapevole omissione da parte dell'amministazione locale di Pignataro Maggiore -spiegano alla Dda- nella sua figura apicale di ogni attività di controllo e vigilanza sui beni confiscati che consentiva ai membri delle famiglie camorristiche Ligata-Lubrano di gestire i citati beni formalmente annessi al patrimonio indisponibile dell'ente territoriale da diversi anni". Dopo l'arresto di Magliocca la Squadra mobile e i carabinieri di Pignataro Maggiore hanno eseguito una decina di perquisizioni nei confronti dei responsabili delle associazioni no profit a cui il Comune di Pignataro Maggiore aveva affidato i terreni confiscati e che secondo l'impostazione accusatoria avevano percepito i profitti derivanti dalla coltivazione dei fondi senza investirli in progetti finalizzati a scopi sociali pur avendo acquisito formalmente il possesso dei terreni ne avevano lasciato la disponibilità ai medesimi coloni dipendenti del clan che avevano subito il sequestro e continuavano a percepire le rendite". Nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip si evidenzia che il sindaco di Pignataro Maggiore, accusato anche dal pentito Giuseppe Petrone, è da anni "asservito ai 'desiderata' del clan camorristico locale, un sodalizio criminale agguerritissimo resosi protagonista di delitti efferati la cui pericolosità – spiegano in Procura – resiste agli interventi giudiziari e grazie al quale il Magliocca ha potuto vincere ripetute competizioni elettorali". Dalle indagini sarebbe emerso che Magliocca era stato appoggiato e sostenuto nelle competizioni elettorali dal defunto Lello Lubrano ucciso a seguito di un agguato, che ne sponsorizzò la candidatura nel 2002 e poi da Pietro Ligato, considerato il reggente della cosca attiva a Pignataro Maggiore attualmente in carcere, detenuto in regime di 41 Bis con l'accusa di associazione mafiosa, che lo appoggiò nella successiva candidatura amministrativa. Secondo gli inquirenti della Dda, Magliocca avrebbe contribuito a rafforzare i vertici e le attività del clan "omettendo qualsiasi controllo dovuto in ragione del proprio status di sindaco in ordine alla gestione dei beni confiscati, tra i quali una villa bunker sequestrata ma successivamente totalmente vandalizzata e svariati ettari di terreno agricolo a suddetto gruppo camorristico e consentendo – spiegano alla Dda – che gli stessi camorristi e i propri nuclei familiari continuassero a gestire e godere de facto dei redditi relativi a detti beni". "Siamo sicurissimi che il sindaco Giorgio Magliocca, al quale rinnoviamo fiducia e solidarietà, non avrà difficoltà alcuna a chiarire la sua posizione e ad evidenziare la sua totale estraneità rispetto alle ipotesi di reato a lui attribuite". Lo dichiarano in una nota Mario Landolfi, vicecoordinatore regionale vicario della Campania del Pdl, e il senatore Gennaro Coronella, vicecoordinatore provinciale del Pdl di Caserta. "Auspichiamo nel contempo che la magistratura, nei cui confronti ribadiamo rispetto e fiducia, proceda con la massima celerita' all'accertamento della verità", concludono. "Sarebbe bene che Gianni Alemanno spiegasse immediatamente quali rapporti intrattiene con tale Giorgio Magliocca", afferma il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda. "Ho denunciato più volte, con interrogazioni e comunicati, lo spregiudicato e incessante uso degli incarichi esterni da parte della Giunta Alemanno, incarichi assunti anche in barba alle numerose sentenze che richiamano rigore e contenimento nelle assunzioni non conseguenti a concorsi pubblici", dichiara dal canto suoGemma Azuni (Sel), consigliere di Roma Capitale.

Articlolo scritto da: Adnkronos