Home Cronaca CasaPound Arezzo: ‘Vatican business club, lucra pro nobis.’

CasaPound Arezzo: ‘Vatican business club, lucra pro nobis.’

0

Arezzo – Blitz di CasaPound di fronte alla sede della diocesi di Arezzo. Striscione sulla scalinata del duomo “Vatican business club: lucra pro nobis” e manichini raffiguranti migranti tunisini.

Sul volantino diffuso da CasaPound si legge inoltre: “grazie all'opportunismo del vescovo di Arezzo, al finto umanitarismo della Chiesa, all'incapacità del Governo italiano, al silenzio dei partiti locali”.

“Visto che il vescovo di Arezzo è così solidale nei confronti delle persone in difficoltà – dichiara Eugenio Palazzini, coordinatore provinciale di CasaPound Arezzo – lo invitiamo a rendersi portavoce presso lo Stato Pontificio della nostra richiesta di destinare una piccola percentuale dell'immenso patrimonio immobiliare Vaticano (circa il 22% dell'intero patrimonio immobiliare italiano secondo recenti statistiche) per realizzare il Mutuo Sociale, la proposta di CasaPound Italia per far fronte alla piaga dell'emergenza abitativa.”

“Ai 50 tunisini appena arrivati nell'aretino diciamo welcome to Vatican business – afferma Palazzini – benvenuti in Italia, terra ospitale e priva di forze antinazionali che lucrano sulla pelle dei propri cittadini e di voi migranti usufruendo di fondi pubblici”.

Il blitz di CasaPound proprio in seguito alla decisione di ospitare 50 “profughi” tunisini a Palazzuolo, frazione del comune di Monte San Savino, che vedeva fino ad oggi circa 80 residenti, e che si ritrova adesso con 50 tunisini accolti in una delle innumerevoli e modeste strutture della curia, dotata di pauperistica piscina. Come del resto tutte le case di proprietà dei cittadini italiani.

“Che oculata scelta politica, che illuminante esperimento di incremento demografico – afferma Palazzini – una vera e propria 'contaminazione culturale da perseguire come risorsa' (come recita lo statuto di Migrantes). Con o senza i soldi dei cittadini contribuenti, perché in fin dei conti si tratta di ospitare 'coraggiosi edificatori della loro società' (cit. dichiarazione congiunta di Diocesi e Provincia di Arezzo)!”

Palazzuolo, piccola frazione del comune di Monte San Savino, recentemente oggetto di commissariamento..

“Ma non penserete per caso – prosegue il coordinatore provinciale di CasaPound – che la curia abbia appositamente scelto l'unico comune commissariato della provincia di Arezzo per evitare eventuali opposizioni di giunta e primo cittadino locali? Suvvia, non siate così maligni. Questo è cristiano e disinteressato spirito di accoglienza.”

Palazzuolo, piccola e amena frazione del comune di Monte San Savino, si ritrova adesso con 50 tunisini profughi, status concesso loro con misericordiosa interpretazione del diritto internazionale, visto che nello ius gentium e in particolare all'art. 1 della Convenzione di Ginevra del 1951 si parla semmai di “rifugiati politici” per chiunque si trovi al di fuori del proprio Paese e non possa ritornarvi a causa del fondato timore di subire violenze o persecuzioni.

“Ci siamo persi qualcosa – dice ancora Palazzini – o la Tunisia è un Paese recentemente “pacificato”?”

Palazzuolo, piccola e amena frazione del comune di Monte San Savino, località immersa in un francescano silenzio, lontano dal trambusto cittadino, luogo ideale per giornate da dedicare alla contemplazione e alla spiritualità.

“Una località perfetta anche per esperimenti di integrazione sociale – conclude Palazzini – alla faccia di quei visionari a cui la società multirazziale appare in realtà come una società multirazzista e che ritengono l'immigrazione una risorsa solo per l'associazionismo catto-progressista e per gli industriali dediti allo sfruttamento di manodopera a basso costo ”

Palazzuolo, piccola e amena frazione del comune di Monte San Savino, sentitamente ringrazia fratello business e sorella carità(s). Sempre sian lodati.

Articlolo scritto da: CasaPound Arezzo