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CasaPound Italia e Blocco Studentesco commemorano Martiri delle Foibe

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CasaPound Italia e Blocco Studentesco commemorano Martiri delle Foibe

Arezzo – In occasione della Giornata del Ricordo, nella notte tra il 9 e 10 Febbraio, i militanti di Blocco Studentesco e CasaPound Italia hanno commemorato i martiri delle foibe attaccando striscioni in alcune vie delle città e davanti alle principali scuole aretine. "Attraverso questa iniziativa – dichiara Alessio Baldelli, responsabile provinciale del Blocco Studentesco – abbiamo voluto sensibilizzare l’opinione pubblica su un pezzo di storia colpevolmente tenuto nascosto per troppi anni, una delle più grandi tragedie nazionali che vide 20.000 italiani massacrati e 350.000 costretti all’esilio dai territori di Istria, Fiume e Dalmazia nel secondo dopoguerra".

L'azione del Blocco Studentesco non si è conclusa nella notte ma è proseguita la mattina con volantinaggi davanti a tutte le scuole del centro. "Fortunatamente le nuove generazioni sono sempre più sensibili all'argomento e derive giustificazioniste o addirittura negazioniste risultano indigeste a qualunque, o quasi, parte politica – conclude Denis Parise, responsabile aretino del Blocco Studentesco – e auspichiamo che negli anni a venire nemmeno quella piccola minoranza di, vogliamo credere, ingenui disinformati osi più infangare la memoria dei nostri morti".

“Da un sondaggio del 2010 a cura dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd) – afferma infine Eugenio Palazzini, coordinatore provinciale di CasaPound Italia – si evince che soltanto il 38% della popolazione italiana conosce il significato della parola “foibe” e solo il 16% l’espressione “esodo giuliano-dalmata”.

Il dato dimostra che nonostante l’ufficialità del Giorno del Ricordo, istituito il 30 marzo 2004, vi è una generale disattenzione dei media (che affrontano l’argomento soltanto un giorno all’anno) e un’insufficiente considerazione istituzionale. A tal proposito ci chiediamo, in che modo il comune di Arezzo intende ricordare i martiri delle foibe e quali sono le iniziative in cantiere?”