Home Attualità Castagno: lanciato anche in Casentino l’antidoto naturale

Castagno: lanciato anche in Casentino l’antidoto naturale

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Casentino – Lanciato in 23 aree toscane e per la prima volta in due zone del Casentino, precisamente in località Ranocchiaia in Comune di Stia e Cerchiaia in Comune di Montemignaio, l’insetto buono contro l’insetto arrivato dalla Cina nel 2008 che attacca la chioma e causa danni rilevanti alle piante di castagno. In questo modo prosegue in Toscana e si intensifica l’azione di lotta biologica avviata l’anno scorso dalla Regione per difendere i castagni grazie a questo antagonista naturale che è stato fornito dall’Università di Torino. L’aumento delle aree di lancio, oltre ad altre tre cosiddette “di moltiplicazione”, per allevare il Torymus, renderà la Toscana autosufficiente per la produzione di questo insetto utile in una regione dove il castagno è la specie prevalente su oltre 179mila ettari di superficie. Tutti i tentativi di lotta chimica intrapresi sinora in altre regioni non hanno avuto esiti positivi, mentre la lotta biologica sembra rappresentare l’unico strumento a disposizione dei castanicoltori.
In Casentino ci sono 570 ettari di fustaie di castagno, circa 10.500 ha di boschi cedui per la produzione di paleria e legna da ardere, oltre a 680 ha di castagneti da frutto tra quelli in produzione e quelli da recuperare. Tra le realtà più recenti nella castanicoltura si segnala il Consorzio della farina di castagne del Pratomagno e del Casentino costituito da qualche anno.