Home Attualità Economia Chiusura del Primo Maggio: Confcommercio scrive ancora al Sindaco

Chiusura del Primo Maggio: Confcommercio scrive ancora al Sindaco

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Arezzo – “In relazione alla concertazione relativa alla disciplina degli orari dei negozi nel Comune di Arezzo, in atto ormai da circa un anno, che non ha portato ad una proposta unitaria di tutte le parti che hanno sottoscritto il Protocollo di intesa per la concertazione locale del 21 maggio 2010, ribadiamo l’assoluto dissenso di questa organizzazione per alcuni aspetti fin dall’inizio ritenuti critici. In particolare, relativamente alla contingenza dell’apertura dei negozi in occasione della Fiera Antiquaria del mese di maggio, ribadiamo che, pur rispettando la valenza politica, sindacale e sociale della festività del Primo Maggio, riteniamo che la Fiera Antiquaria non possa tenersi senza l’indispensabile consueta cornice delle attività commerciali a posto fisso che insistono nell’area interessata”. È quanto scrive oggi (19 aprile) il direttore della Confcommercio di Arezzo Franco Marinoni nella lettera indirizzata al Sindaco di Arezzo.

“La concertazione – prosegue il testo della missiva – è elemento prezioso e indispensabile per le relazioni sindacali e le scelte dell’Amministrazione, anche quando, come in questo caso, non porta a proposte e soluzioni unitarie. Per questo, in assenza di accordo, l’Amministrazione Comunale ha il dovere di assumersi la responsabilità di prendere le decisioni che ritiene più opportune, ma queste non possono mai andare contro il buonsenso e l’interesse della comunità. È questo il caso di una Fiera Antiquaria nella quale fosse consentito di operare ai commercianti su aree pubbliche e non a quelli a posto fisso, una palese violazione del diritto che non potrebbe essere giustificata da nessuna ordinanza”.

La Confcommercio fa quindi sapere di essere a disposizione dell’Amministrazione Comunale “per ogni ipotesi di diversa soluzione” e invita il Sindaco “ad attivarsi per evitare un contenzioso sgradevole per tutti”.