Home Politica Commissione Garanzia e nomine: la replica di Scatizzi a Sestini

Commissione Garanzia e nomine: la replica di Scatizzi a Sestini

0

Arezzo – “La presidenza della commissione in questione è di pertinenza, a norma di regolamento, della minoranza consiliare ma non è scritto da nessuna parte che tutto quello che compere alla minoranza spetti per forza al PDL. A tal proposito sottolineo che la mia candidatura alla presidenza della commissione è stata proposta dal Gruppo di Progetto per Arezzo (altro Gruppo componente la minoranza consiliare); che oltre alla candidatura del sottoscritto e quella dell’esponente del PDL è stata presentata anche la candidatura di un componente del Movimento Cinque stelle (altro raggruppamento appartenente alla minoranza). Il Gruppo del PDL, infine, non è il solo componente della minoranza (ci sono complessivamente 5 gruppi) e non ha avuto alcuna delega a stabilire per tutti come comportarsi e come esercitare il voto e la votazione si è svolta come previsto dal regolamento come tutte le altre.
La logica che tutte le rappresentanze in quota alla minoranza spettino solo ad una di esse risponde ad un ragionamento incentrato su una concezione prettamente bipolare che si scontra con una realtà ben diversa a cui è necessario rassegnarsi: queste elezioni sono state tutt’altro che bipolari, con nove candidati a sindaco e nove gruppi rappresentati in Consiglio Comunale e il partito più numeroso della minoranza non rappresenta nemmeno la metà degli elettori della minoranza stessa.
Per quello che è il mio carattere svolgerò le mie funzioni con la massima imparzialità, correttezza e trasparenza applicando il massimo rigore e non posso accettare che si facciano allusioni ad una mia copertura di atti non conformi”.

Quanto all’Atto di indirizzo relativo alle nomine, Luigi Scatizzi sottolinea che “sulla prima richiesta di sospensiva, il sottoscritto ha votato come tutti gli altri Gruppi di minoranza (oltre che a 3 Gruppi di maggioranza) consentendo l’attivazione della discussione e respingendo la pregiudiziale di sospensiva del Partito Democratico sul testo dell’atto presentato in discussione.
Nel corso del dibattito sono stati invece presentati numerosi emendamenti, sia dai Gruppi di minoranza che di maggioranza, che hanno evidenziato l’esigenza di armonizzare il testo originario con le nuove, numerose e, in taluni casi, contraddittorie richieste di modifica. Per questo, congiuntamente ai consiglieri del Gruppo Progetto per Arezzo, abbiamo modificato l’atteggiamento in quanto, la prima pregiudiziale votata, come sopra accennato, si riferiva alla proposta integra presentata alla discussione; mentre la seconda traeva la sua legittimazione dalla consistenza degli emendamenti modificativi proposti durante la seduta.
Ho sempre attribuito a questo particolare atto una importanza fondamentale e ritengo che sarà tanto più pregnante quanto più sarà condiviso; per tale ragione nel mio intervento ho invitato, alla luce del dibattito e dei numerosi emendamenti una attenta ed approfondita analisi. Questa posizione è stata sostenuta anche dall’intervento dei colleghi di Progetto Arezzo che nella seconda votazione non hanno preso parte al voto mentre il sottoscritto si è astenuto.
Faccio notare inoltre, in particolar modo ai colleghi che hanno presentato l’atto, che un eventuale approvazione a maggioranza avrebbe indebolito significativamente la sua valenza politica (visto che la legge già disciplina almeno in parte la materia), e credo che sia fondamentale sottrarre alla volontà di semplice strumentalizzazione politico propagandistica atti di questa valenza.
Inoltre, nel mio intervento, ho richiesto al Sindaco di astenersi dal procedere ad effettuare nomine in attesa della approvazione definitiva del documento in parola. Le assicurazioni in tal senso del primo cittadino hanno determinato la mia astensione e la non partecipazione al voto di altri consiglieri di minoranza. I miei voti resi sull’argomento non hanno nulla a che vedere con la mia elezione alla presidenza della Commissione Controllo e Garanzia.
Questo è quanto dovuto per ripristinare una corretta ed obiettiva informazione sull’avvenimento, a garanzia dei lettori e di tutti i soggetti politici che hanno partecipato alla seduta e che tuttavia possono comunque sempre accedere agli atti ufficiali del Consiglio per riscontrare la correttezza e la buona fede delle informazioni rese.
Alla luce di quanto osservato invito i cittadini a consultare sempre più spesso direttamente gli atti del consiglio per evitare di essere a loro volta oggetto di informazione non completa o strumentale.
Per talune dichiarazioni rese in aula dalla Capogruppo Sestini, particolarmente puntigliose, che denotano di non apprezzare la diversificazione degli incarichi tra le differenti rappresentanze della minoranza, mi riservo una risposta complessiva nel proseguo, dopo aver letto le trascrizioni ufficiali delle dichiarazioni stesse”.