Home Attualità Economia Confindustria Arezzo: una strategia territoriale in 4 mosse

Confindustria Arezzo: una strategia territoriale in 4 mosse

0

Una vera e propria cabina di regia, un piano d’insieme che coinvolga amministrazioni, associazioni di categoria e Camera di Commercio per lavorare insieme al futuro del territorio aretino, è quanto ha chiesto stamani Confindustria Arezzo nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno. “Le stime diffuse da tutti i più autorevoli centri studi, compreso quello di Confindustria, non lasciano spazio all’interpretazione: il 2012 sarà un anno da bollino rosso – avverte il Presidente Andrea Fabianelli – la flessione del Pil, gia' accentuata nel quarto trimestre 2011, raggiungera' la maggiore intensita' nel primo 2012. Fino a tutta la prima meta' del 2012 il Pil e' previsto diminuire ad un ritmo medio dello 0,5% (-1% a inizio 2012). Di fronte a questi dati è evidente che, per lo meno a livello locale, è giunto il momento di fare qualcosa, subito, senza indugiare ulteriormente – sferza Fabianelli – da troppo tempo il nostro territorio non elabora una strategia d’insieme che abbia una prospettiva a medio lungo termine”.
Messaggi chiari quelli di Fabianelli, che si rivolge distintamente ai diversi interlocutori del territorio.
“Alla Camera di Commercio e alle altre categorie diciamo che è necessario superare i particolarismi ed unirci per avere più forza, concentrando le sempre più scarse risorse su poche e fondamentali realizzazioni che guardino al futuro di Arezzo. Quattro sono le linee direttrici attorno alle quali secondo noi dovrebbe essere impostata la strategia generale d’insieme: credito, formazione, infrastrutture ed export. A gennaio convocheremo subito un incontro con Camera di Commercio, categorie e amministrazioni per discutere di queste priorità” spiega Fabianelli.
Le banche sono un altro degli interlocutori a cui si è rivolto il Presidente dell’Associazione Industriali che ha detto: “Il credito rimane un’emergenza. Proprio ieri abbiamo avuto qui in Associazione il secondo incontro con i vertici delle banche presenti sul territorio. Le banche si sono dichiarate disponibili a sostenere le richieste di credito delle nostre aziende per progetti di investimento e di sviluppo strategico, nonché le richieste di affidamento correlate a nuovi sviluppi di mercato. A supporto delle operazioni c’è il servizio di Desk Credito di Confindustria Arezzo che certificherà la congruità di iniziative e progetti. Importante e necessaria sarà ancora la presenza dei Confidi che possono calmierare non solo il rischio ma anche il costo del credito: Fidi Toscana e Confidi in questa fase dovrebbero aumentare la percentuale di garanzia per migliorare l’accesso al credito delle PMI”.
Per quanto riguarda la formazione, Fabianelli ha ricordato il rapporto Excelsior recentemente presentato dalla Camera di Commercio, dal quale si evince che, nonostante Arezzo si collochi al 104° posto nella graduatoria nazionale dei tassi di assunzione, le aziende hanno difficoltà a reperire le figure professionali richieste “E’ la spia di un evidente scollamento tra mondo della formazione ed esigenze del mondo produttivo e dell’intera economia – spiega Fabianelli – questo dovrebbe far riflettere tutti i soggetti interessati, pubblici e privati ed imporre immediati correttivi come, ad esempio, una maggiore attenzione da parte degli enti locali nell’amministrare i fondi e le risorse destinati alla formazione. E’ una cosa seria – prosegue Fabianelli – dobbiamo investire seriamente sulla preparazione dei nostri giovani perché sono loro il futuro del nostro territorio”.
Sempre rivolgendosi alle amministrazioni, il Presidente ha detto “Agli amministratori e agli enti di controllo chiediamo di rendersi conto della difficile situazione nella quale stanno operando moltissime nostre aziende, strette fra mancanza di credito bancario, ritardi nei pagamenti e calo dei consumi. Le nostre aziende associate chiedono gradualità e buon senso nell’applicazione delle sempre più restrittive norme che a 360° le riguardano, specie in presenza di un crescente numero di soggetti che operano nella totale illegalità evadendo tasse ed eludendo norme sul lavoro, ambiente e sicurezza”. Il Presidente ha chiesto alle amministrazioni anche di attivarsi per semplificare al massimo gli iter burocratici, sostenere e promuovere con coraggio e determinazione i progetti e gli investimenti fermi sia pubblici (aeroporto, interporto, ex Lebole e Cadorna), che privati “sono infatti molte le aziende che hanno investimenti bloccati da anni e aspettano dalle amministrazioni una risposta che non arriva – ha detto Fabianelli – la tenuta del nostro tessuto economico dipende anche dalla velocità o dal ritardo con cui le strutture amministrative tengono dietro allo sviluppo industriale del territorio. Le aziende che vogliono investire vanno sostenute, accellerando le pratiche amministrative che rallentano e bloccano i progetti con i quali si vogliono impegnare e che permetterebbero di fatto un rilancio del manifatturiero, comparto che produce ricchezza e conseguenti benefici per tutti gli altri comparti”. Soffermandosi sulle infrastrutture il Presidente ha spiegato: “Ormai da tempo ripetiamo che deve essere abbandonata la logica dell’assistenzialismo, soldi pubblici ce ne saranno sempre meno. Le infrastrutture sono però fondamentali, per cui dobbiamo dotarci al più presto del minimo necessario a far sopravvivere le attività del territorio: un city airport; un’infrastruttura piccola ma strategica in linea con i programmi nazionali di valorizzazione della rete degli aeroporti minori italiani, destinati ad avere uno sviluppo operativo di nicchia, ma rilevante. Visto che le città come Arezzo sono tagliate fuori dall’Alta Velocità, l’aerotaxi rimane l’unica possibilità per il territorio di avere una concreta opzione di trasporto veloce” spiega Fabianelli, che ricorda anche la necessità di arrivare finalmente al completamento dei lotti mancanti della Due Mari, sfruttando strumenti misti di collaborazione pubblico-privato come il project financing e i fondi immobiliari.
Infine Fabianelli si è rivolto a tutti gli imprenditori: “Nonostante il periodo difficilissimo, ci sono tanti casi di aziende che continuano ad operare con successo. Ai colleghi imprenditori dico di continuare ad impegnarsi e ad essere ottimisti, così come nei momenti più difficili sono abituati a tenere alto quello spirito positivo che naturalmente li caratterizza. Detto questo li invito a lavorare insieme, intensificando i contatti e sfruttando ogni opportunità offerta da nuove forme di aggregazione come le reti d’impresa, un prezioso strumento che permetterà loro di innovare, crescere, esportare. A tal proposito vorrei ricordare come molte aziende, specie quelle di più piccole dimensioni, necessitano di servizi e strumenti che le aiutino ad esplorare ed affrontare i mercati esteri. E’ la che dobbiamo vendere, vista la contrazione del mercato interno oltre ogni previsione – dice Fabianelli – la nostra Associazione offre supporto ed assistenza concreta per aiutare le aziende che decidono di intraprendere questo percorso. Abbiamo partecipato alle missioni organizzate da Confindustria Toscana in Brasile ad ottobre e in Corea a novembre. A fine gennaio ospiteremo qui ad Arezzo Naceur Mestiri, il nuovo ambasciatore della Tunisia in Italia”.