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Consegnato alla Asl il nuovo mammografo digitale. Dono del Calcit

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Consegnato alla Asl il nuovo mammografo digitale. Dono del Calcit

Arezzo – “Mammografia, più prevenzione …. Più vita”. E’ la scritta che campeggia nel nuovissimo mezzo mobile che questa mattina è stato donato alla Asl8 di Arezzo. Sono stati i cinque Calcit della provincia (come si legge nei lati del nuovo mezzo) a trovare i 300.000 euro necessari per il suo acquisto e la sua elaborazione.
I simboli della catena del Dna e il simbolo femminile (logo ideato e realizzato dalla sezione grafica dell’Istituto d’Arte-Liceo artistico Piero della Francesca di Arezzo) indicano chiaramente quale sarà l’uso di questo strumento che va a sostituire lo storico pullman con l’apparato radiologico analogico ormai andato in pensione: la prevenzione dei tumori femminili. Prevenzione che si traduce in una azione ben precisa: screening programmato per individuare la malattia sul nascere, in modo tale da poterla affrontare nei tempi giusti e poterla combattere e vincere prima che prenda il sopravvento.

Stamani nel piazzale interno del San Donato si è svolta non una cerimonia ufficiale, ma una consegna formale del mezzo al personale della Asl che adesso provvederà ai passaggi di rito (dall’immatricolazione ai collaudi tecnici degli impianti) prima di mettere su strada questo autentico gioiello di modernità ed efficienza. Il Dg Desideri, presente a questo appuntamento, ha voluto ringraziare i Calcit e la cittadinanza che con il suo costante contributo supporta le azioni della Asl nel settore della lotta ai tumori.
Il nuovo mammografo, al pari di quelli collocati negli ospedali, raccoglie dati in forma digitale e li gestisce nel server centralizzato della Asl, consentendo negli anni un più rapido ed efficace controllo periodico delle eventuali variazioni. Sarà utilizzato soprattutto per raggiungere le località più distanti dagli ospedali, laddove anche la popolazione femminile ha maggiori difficoltà a muoversi.

CIFRE IMPORTANTI
I tumori alla mammella rappresentano il 25% tra tutti i tumori femminili (colpiscono 1 donna su 10). Nel 2009 sono state 290 le donne aretine operate per mastectomia.
Oltre 44.000 le residenti della nostra provincia in età compresa tra 50 e 69 anni e quindi interessate agli screening mammografici: mediamente, 6-8 donne vengono richiamate per approfondimenti ogni 100 mammografie effettuate. Di queste, 1 su 10 si opera per tumore, in pratica 6-8 tumori ogni 1000 mammografie.

L’adesione agli screening delle donne aretine è stato nel 2010 del 74,6 per cento. Una perfomance altissima (molte donne per problemi organizzativi o di patologia esegue controlli in forma non programmata) con una crescita costante negli ultimi anni, che ha elevato di 12 punti l’adesione avuta nel 2007 (62%).
Non in tutte le zone l’adesione a questa attività di prevenzione è analoga. Così a fronte dell’82,8% di risposta delle donne residenti nella zona di Arezzo, abbiamo il 69,2% del Casentino, 63,2% della Valtiberina, 69,1 % del Valdarno, 76,4% della Valdichiana.