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Consiglio comunale: le interrogazioni

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Consiglio comunale: le interrogazioni

Arezzo – Roberto Bardelli (Pdl): “con stupore apprendo di provvedimenti di liquidazioni di emolumenti a direttore generale, dirigenti e a 23 dipendenti con posizioni organizzative che portano a una spesa di 339.210 euro. Faccio notare che Bologna, città di 380.000 abitanti, ha 8 dirigenti. L'uscita per le casse comunali è dunque eccessiva, così come è eccessivo il numero di dirigenti comunali. Paradossale che il ritornello degli ultimi tempi si sempre stato: 'non ci sono soldi'. Evidentemente questo ritornello vale per i cittadini che fanno richieste all'amministrazione, gli unici a cui si applica il rigore economico. Chiedo se questa amministrazione voglia uniformarsi alle legge vigente che non prevede il direttore generale, di diritto e di fatto, senza furbizie surrettizie, ridurre il numero dei dirigenti, in sostanza se voglia dare seguito a quelle che erano le promesse di carattere elettorale di razionalizzazione della spesa e di migliore organizzazione degli uffici”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha replicato ricordando di avere trovato nel 2006 un direttore generale esterno e 26 dirigenti in pianta organica. Il Comune di Arezzo è particolarmente complesso con esigenze diversificate: quello di 16, di cui 11 in pianta organica, mi è sembrato un numero equilibrato e corretto di dirigenti. Il risparmio di spesa è stato comunque notevole e molti dirigenti sono donne. Il contratto dirigenziale è inoltre un contratto nazionale.
Sul direttore generale credo che un Comune come questo non ne possa fare a meno. Occorre che il Sindaco possa confidare su una figura di coordinamento fra i dirigenti che sia sua diretta riferente. Il direttore generale era stato peraltro scelto internamente all'amministrazione, fra i dirigenti. Di modo che lo scarto fra remunerazione percepita come dirigente e quella come direttore generale era molto ridotto. Ora che mi sono reinsediato, confermo la necessità che un dirigente svolga questa funzione di coordinamento, possibilmente senza costi aggiuntivi. Tema sul quale, quello del contenimento dei costi, ho avuto e manterrò attenzione e impegno assoluti”.

Aurora Rossi (Sinistra per Arezzo), a nome anche di Roberto Barone e Marco Tulli, ha chiesto lumi sulla interpretazione data di recente dalla Corte di Conti sulle voci rientranti nella spesa del personale che, come noto, dovrebbe limitarsi al 40% della spesa totale del Comune. “Visto che per la Corte dei Conti, tale limite verrebbe superato, non si corre il rischio di bloccare ulteriormente le assunzioni anche nei nidi e nelle scuole dell'infanzia fin dal prossimo anno, mettendo a rischio servizi di eccellenza? Tutto questo è immeritato per un'amministrazione virtuosa che ha ridotto la spesa per il personale rispetto alle precedenti gestioni ante-2006”.
L'assessore Stefania Magi: “sono 3.000.000 di euro i risparmi conseguiti dalla passata amministrazione nonostante gli aumenti dovuti per legge e gli scatti di anzianità contrattuali. In 5 anni, il Comune di Arezzo, si è ridotto di 100 unità di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, di 6 dirigenti e di 50 dipendenti a tempo determinato. In questo quadro, è stato stabilizzato il precariato e aumentato il sistema dei servizi: cito fra tutto lo Sportello Unico. Nel 2008 si è aggiunto il famoso vincolo della spesa del personale, che deve ammontare a meno del 50% della spesa totale. Un limite che nel 2010 è sceso al 40%. Siamo dinanzi a una stretta notevole. Il bilancio 2010 e il previsionale 2011 rispettano comunque tale limite.
La cosa importante da sottolineare è che non c'è una legge statale che specifici quale personale rientri nel 40%, tutto è lasciato alla interpretazione tecnica è giurisprudenziale. La Corte dei Conti, a sezioni riunite, che in qualche maniera ha cercato di colmare un vuoto legislativo, è intervenuta a bilancio 2011 già deliberato, come detto, includendo nel 40% gli aumenti contrattuali delle categorie protette.
Il lavoro dei nostri uffici è capire meglio l'interpretazione data dalla giurisprudenza contabile. Abbiamo avviato un confronto con i Comuni toccati da questo pronunciamento per sollecitare il Governo a introdurre norme che chiariscano la questione e impediscano interpretazioni continue senza un quadro certo”.

Grazia Sestini (Pdl): “chiedo che sorte avrà il centro Il Cucciolo, servizio aggiuntivo per famiglie. Mi è sembrato ci sia una discrasia fra bando pubblico già uscito e comunicazione alle famiglie. In particolare, le famiglie dei 17 bambini che attualmente usufruiscono del servizio non hanno ricevuto alcuna lettera ufficiale e si sono sentite legittimate a chiedere chiarimenti sul suo destino. Qual è dunque il reale intendimento dell'amministrazione?”.
L'assessore Lucia De Robertis: “il servizio è stato introdotto sperimentalmente. All'inizio dell'anno scorso, vi erano iscritti 4-5 bimbi poi saliti a 17 nel corso dei mesi. Si trattava di un servizio che non comprendeva il pranzo ma era concepito in termini flessibili. Sempre nel corso dell'anno, i genitori ci hanno chiesto di potere usufruire del pranzo e di trasformare, in sostanza, la struttura in un asilo vero e proprio. Preso atto di questo, la domanda che ci siamo posti è se in questa città ci sia reale necessità di un servizio concepito come in origine maturando l'intenzione di trasformarlo in stabile, con orari ampliati e una nuova sede. Quest'ultima sta per essere realizzata: se venisse ultimata entro l'apertura dell'anno scolastico, la città avrà un nuovo asilo, altrimenti Il Cucciolo manterrà il precedente assetto”.

Andrea Modeo (Pd): “Alla scuola Pio Borri le famiglie hanno chiesto 2 classi prime per il prossimo anno scolastico, l'ufficio scolastico regionale ha invece dato indicazione per 1 classe di 25 bambini. Alcune famiglie sono tagliate fuori cosicché hanno ribadito la richiesta di 2 classi prime di 15 alunni. Mi pare giusto sottolineare la presenza e il ruolo di una scuola come la Pio Borri con tutte la attività collaterali che l'hanno contraddistinta e che questa situazione è il risultato della riforma, o meglio 'mannaia', Gelmini”.
Lucia De Robertis: “la questione è conosciuta. Mercoledì abbiamo un incontro con il dirigente scolastico, il rappresentante degli insegnanti e il rappresentante dei genitori. Prenderemo visione dei motivi della soluzione proposta, le 5 famiglie i cui bambini sono esclusi sarebbero indirizzate verso la scuola Gamurrini, e delle soluzioni possibili”.

Aurora Rossi (Sinistra per Arezzo): “su San Zeno lavora già un gruppo di esperti per addivenire a un Valutazione di impatto sanitario ma questo ha competenze valutative ridotte e una composizione non esaustiva. Chiediamo un gruppo allargato con un rappresentante delle associazioni portatrici di interessi diffusi per giungere a una Vis completa che sia la condicio sine qua non della realizzazione del nuovo inceneritore”.

Grazia Sestini (Pdl): la statale 71, nel tratto che va dalla rotonda nuova di Cadicio verso Case Nuove di Ceciliano ha registrato recentemente 2 incidenti mortali. Chi vi abita e la percorra subisce disagi troppo gravi e matura crescente preoccupazione. Chiedo cosa intende fare l'amministrazione per mettere in sicurezza quel tratto”.
L'assessore Roberto Banchetti: “i forti flussi che interessano la statale 71, mille veicoli/ora per corsia, hanno come conseguenza svariati incidenti. La migliore soluzione è una nuova viabilità e questa è prevista nel Piano strutturale. In attesa di dare attuazione a questa previsione, che si presenta complessa per il necessario coinvolgimento di vari enti, non staremo fermi: abbiamo realizzato la rotonda, migliorato e razionalizzato la viabilità nell'area industriale. Ho voluto inoltre di persona effettuare un sopralluogo. Nei prossimi giorni, valuteremo interventi con la Provincia l'ente competente per la 71, tenendo presente che i problemi più grossi nella strada sono legati all'alta velocità e alle svolte a sinistra dei veicoli. Eventuali dissuasori: avevamo collocato un autovelox che aveva lo scopo di disincentivare l'alta velocità e ci faremo parte attiva per riattivarlo; metteremo 2 nuovi punti luce per facilitare l'attraversamento pedonale e concepiremo un piccolo parcheggio per chi usufruisce delle attività commerciali della zona”.
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