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Consiglio comunale, le interrogazioni

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Consiglio comunale, le interrogazioni

Arezzo – Roberto Bardelli (Pdl) ha chiesto lumi sul rinnovo della convenzione fra amministrazione e addetto stampa firmata il 28/6/2011. “Nella convenzione, che durerà fino al 2016, si legge che l'addetto stampa suddetto percepirà 183.600 euro fino al 31 dicembre 2013 e altrettanti per il periodo successivo. L'amministrazione pubblica continua a elargire cifre notevoli di fronte alla crisi e alle difficoltà delle famiglie. Chiedo a questo punto l'elenco di tutte le convenzioni, delle cifre che vi si impegnano comprese quelle dirette alla promozione della città dove possono nascondersi ulteriori sprechi”.
Ancora Roberto Bardelli: “nel Consiglio Comunale del 28 febbraio 2011, è avvenuta l'approvazione di un atto di indirizzo presentato da Angiolo Agnolucci che ricopriva la carica di presidente della commissione speciale chiamata a revisionare le norme che regolano l'attività della Istituzione Giostra. In una fase successiva, prima delle elezioni, Agnolucci è stato nominato presidente della stessa Istituzione. Chiedo a questo punto se verrà confermato alla presidenza e se non sia il caso di trovare una sede appropriata a quest'organo e di dotarlo di una struttura autonoma anche in termini di personale”.
Terza interrogazione di Roberto Bardelli sugli autovelox. “Spenti oramai da mesi, immagino siano un costo per l'amministrazione: che fine faranno? Se verranno poi rimossi quali misure alternative e non vessatorie, ma adeguate alla sicurezza della circolazione, saranno adottate?”.

Simonetta Ghezzi (Pd) sulla scuola primaria di Rigutino. “Giace una richiesta del dirigente scolastico per la sostituzione di 5 lavagne dove non si riesce più a leggere il gesso. La richiesta è del 20 maggio 2010, prima addirittura dell'inizio dell'anno scolastico appena conclusosi. A questo punto i genitori sono preoccupati mentre gli insegnanti si sono detti disponibilissimi a ricevere perfino lavagne di recupero”.

Daniele Farsetti (Movimento 5 stelle): “constatate le difficoltà economiche e industriali della Ciet che ha disatteso anche impegni presi con i sindacati per il pagamento degli stipendi, rilevato il ricorso dell'azienda sempre maggiore alla cassa integrazione, visto che il Comune ha dato commesse e appalti per opere pubbliche a società che fanno capo alla Ciet stessa, non è il caso di attivarsi per conoscere veramente la situazione dell'azienda e ascoltare le rappresentanze dei lavoratori che sono in stato di agitazione?”.

Marco Tulli (Sinistra ecologia e libertà): “chiedo di capire come si sia giunti alle recenti nomine e designazioni in enti e aziende a partecipazione comunale, quali valutazioni propedeutiche sono state fatte? E mi riferisco a Coingas, Estra e Lfi. Non dimentichiamo che adesso le nomine dovranno anche tenere conto dei risultati del referendum sulla abrogazione delle norme sul servizio idrico”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha ricordato che “l'unica nomina di competenza del Comune ed effettuata è stata quella relativa alla presidenza della Fondazione Guido d'Arezzo. Attendo gli indirizzi consiliari per effettuare le ulteriori nomine che per legge devo fare entro lunedì”.

Roberto Barone (Idv) ha presentato tre interrogazioni: la prima sempre sulle nomine nelle partecipate. La delibera del 22 luglio 2006 aveva dato gli indirizzi per nomine e revoche. Al punto primo si diceva che i soggetti dovevano avere competenze adeguate, requisiti culturali e professionali, titolo di studio. Al punto 3, i nominati dovevano rispettare le norme sulle pari opportunità. In quali enti o aziende a tutt'oggi sono stati seguiti questi criteri? I nominati hanno poi informato il Sindaco su atti ed eventi e atti che nel corso del loro mandato hanno inciso sugli obiettivi strategici?”
La seconda interrogazione: “alcune decisioni prese dall'ATO 4 negli ultimi 2 anni si sono caratterizzate per ostinazione nel condurre una battaglia giuridica fine a se stessa contro tutta la magistratura. Un inutile contenzioso, vista addirittura la giurisprudenza della Corte Costituzionale, che comporterà una spesa immagino elevata, comunque di decine di migliaia di euro. Il Comune ha una quota del 30,52% nell'ATO 4. Tutte queste decisioni e questo operato del cda sono state condivise del Comune di Arezzo? Le spese per queste battaglie legali ricadranno sugli utenti?”.
La terza interrogazione: in data 9 maggio 2011, gli azionisti di Coingas, dove il Comune di Arezzo detiene il 40,76%, hanno deliberato di nominare fino a tutto settembre 2011, il nuovo Cda del consorzio con Luigi Polli presidente. Successivamente, dal cda di Estra, in cui Coingas detiene il 28%, è uscito Paolo Brandi come nuovo presidente: quest'ultimo ha detto che fautore della sua nomina è stato Polli e che Fanfani ne era informato. Tutto questo si è svolto nello stesso giorno in cui il Consiglio Comunale discuteva degli indirizzi da dare al sindaco proprio sulle nomine e designazioni. La sostituzione dell'ex presidente Ciolfi con l'ex sindaco di Castiglion Fiorentino è apparsa quanto meno inopportuna e non dettata dall'urgenza di sostituire Ciolfi. Direi che tutto si è svolto con un'operazione chirurgica ben pianificata. Chiedo a Fanfani se è vero che ha avuto un ruolo nella vicenda? Perché ha assunto l'impegno dinanzi ai consiglieri di non procedere a nomine e designazioni quando poi ne venivano effettuate e di importanti e con modalità discutibili? Luigi Polli verrà riconfermato dopo il 30 settembre? E ora che verranno approvati i criteri consiliari non sarà il caso di procedere a qualche revoca?”.

Anche Luigi Lucherini si è soffermato su questa vicenda: “quando ho letto sul giornale del siluramento di Ciolfi da parte del Pd, mi è apparso paradossale che il partito di Fanfani abbia disdetto il suo sindaco che aveva parlato nel Consiglio Comunale del 27 giugno in termini di impegno a non procedere nelle nomine e di inutili interruzioni di gestioni aziendali buone. Ebbene, Ciolfi era un buon amministratore e presidente di Estra, peraltro, da poco tempo. In questo poco tempo, è riuscito a portare nelle casse del Comune importanti entrate. Chiedo a Fanfani se è stato informato del siluramento? Ha condiviso questa iniziativa? Quali scelte intende adottare ora? Ricordo che fra le sue prerogative c'è quella della revoca”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani: “Ciolfi era presidente di alcune società, in particolare di Coingas ed Estra. Si è verificata un'urgenza prima della scadenza elettorale perché da taluni era stato sollevato il problema che nella stessa persona di no i ruoli di controllore e di controllato. Il Comune è vero che partecipa a Coingas in forma rilevante ma resta pur sempre minoritario. Perciò tutte le scelte vanno mediate con gli altri partecipanti. L'unico risultato che ho ottenuto in questo frangente è stato di ottenere una nomina a tempo, che venisse a scadenza in tempi brevi per non incorrere in situazioni antipatiche e inopportune a ridosso del voto. In termini generali ritengo comunque che vi sono cariche dove la competenza tecnica è recessiva rispetto alla capacità di gestione politica. Così quando venne fuori il nome di Luigi Polli mi sembrò che potesse essere il giusto riconoscimento a questa capacità.
Per quanto riguarda il secondo passaggio, l'apporto del Comune di Arezzo è ancora di minore rilievo. Estra ha sede a Prato, vi partecipano Siena e Prato le quali non volevano più, evidentemente, essere governati da un assetto che hanno deciso di fare decadere. È evidente che in una situazione di questo tipo, la politica ha una capacità di scelta che talvolta esula dalle competenze dei singoli ma resta il fatto che non è mio compito esprimere giudizi sull'ex collega di Castiglion Fiorentino. Ribadisco che l'unica fase in cui ho inciso è la nomina pro-tempore di Polli, di altro non mi assumo assolutamente la responsabilità”.