Home Nazionale Dalla Campania alla Sicilia ci si scalda con caminetti e stufe

Dalla Campania alla Sicilia ci si scalda con caminetti e stufe

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Salerno, 24 mag. (Labitalia) – In tanti hanno risposto all'appello e, da tutto il Sud Italia, spazzacamini e fumisti si incontrano per confrontarsi e acquisire competenze teoriche e pratiche su normative tecniche, controllo dell'impianto fumario, misurazione e verifica dei camini, dichiarazione di conformità. Il corso di formazione è patrocinato dalla Provincia di Salerno e dal Comune di Capaccio, a riprova che il dialogo con le amministrazioni locali è fondamentale per la realizzazione delle buone prassi sulla corretta installazione e manutenzione da parte dei tecnici e sulla corretta gestione dell?impianto di riscaldamento da parte degli utilizzatore finali.
"L'importanza di disporre di un'adeguata formazione professionale nel settore fuoco domestico – dichiara Giovanni Paoletti, direttore della scuola Fuspa e segretario nazionale Anfus – è ormai evidente a tutti, soprattutto a fronte dell'entrata in vigore del decreto ministeriale 37/08 per l'installazione degli impianti di riscaldamento. Oggi formiamo i tecnici di domani che dovranno operare in sicurezza e nel pieno rispetto delle norme che regolano il settore".
"In un mercato del lavoro in difficoltà -sottolinea l'Anfus- agli artigiani spazzacamini e fumisti hanno nelle proprie mani grandi capacità tecniche e l'impegno di Anfus e scuola Fuspa è quello di indirizzarli verso una migliore conoscenza delle normative e delle leggi che regolano il settore dell'installazione e manutenzione degli impianti di riscaldamento a legna". Il corso per spazzacamini e fumisti è anche l'occasione per ribadire l'importanza del binomio amministrazione pubblica e operatori del settore.
Per l'Anfus e Fuspa, infatti, è la strada giusta per garantire: risparmio energetico e tutela dell'ambiente. Scegliendo di riscaldarsi con impianti a legna o pellet si opera una scelta giusta per l'ambiente e per le tasche. Il vero problema è nella mancanza di una cultura del fuoco di legna che induce comportamenti errati sia in fase di posa che di gestione dell'impianto, oltre alla mancanza di un quadro normativo serio di riferimento per il settore.
Oggi non si parla più di caminetti ma di generatori di calore così come recentemente sottolineato dal ministero dello Sviluppo Economico che, ai fini della sicurezza, annovera gli impianti alimentati a biomassa legnosa tra gli impianti termici di riscaldamento e, alla produzione di qualità realizzata nel rispetto delle normative tecniche Eu, deve seguire un'attenta installazione ad opera di fumisti specializzati e abilitati che conoscono e sanno applicare le normative tecniche di riferimento. All'installazione deve seguire un'attenta e periodica manutenzione ad opera del maestro spazzacamino, verificatore e controllore.

Articlolo scritto da: Adnkronos

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