Home Attualità Dedicata a Girgio Ambrosoli la tappa aretina della carovana antimafie

Dedicata a Girgio Ambrosoli la tappa aretina della carovana antimafie

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Arezzo – Come ogni anno, la Carovana Antimafie promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico, toccherà terre, culture e luoghi di aggregazione e di lotta alle mafie, fino ad arrivare il 4 giugno a Corleone. Sabato 12 marzo farà tappa ad Arezzo. Tante lo sono le iniziative in programma, realizzate con la collaborazione di tutti gli enti locali, tra cui la Provincia e il Comune di Arezzo, la Camera di Commercio, il Comune di Cortona e lo Spi Cgil. "Quest’anno abbiamo deciso di dedicare la giornata a Giorgio Ambrosoli l’avvocato milanese ucciso nel ’79 da un sicario del banchiere mafioso Michele Sindona – ha detto Francesco Romizi, Presidente Arci e Responsabile Libera Arezzo – quindi parleremo di memoria, di beni confiscati e di lavoro. Ricordo che ad Arezzo abbiamo 4 beni confiscati, uno a Foiano, due a Terranuova Bracciolini e un altro qui ad Arezzo e questo per dire che sono tematiche importanti, all’ordine del giorno e coinvolgono tutti e tutto il nostro paese". La mattinata comincerà alle 8.00, presso la Borsa Merci di Arezzo, con un incontro dedicato alle scuole superiori del territorio dal titolo "Allarme legalità ad Arezzo" a cui parteciperanno il Presidente della Provincia di Arezzo, Roberto Vasai, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Arezzo, Lucia De Robertis. Interverranno Maria Grazia Laganà Fortugno, Emanuele Macaluso, l’Onorevole Donella Mattesini, Luciano Silvestri e Francesco Romizi. Durante la mattinata, collegamento telefonico con Gianni Palagonia autore del libro "Nelle mani di nessuno. La lotta di uno sbirro antimafia in un Paese malato", ambientato in parte anche nella nostra provincia. "Un’altra novità di quest’anno – ha aggiunto Romizi – è l’intero pomeriggio dedicato allo sport. Grazie alla collaborazione con la Uisp e l’Unione Polisportiva di Policiano, dalle 13.00 di sabato, si svolgeranno partite di Rugby, Softball e Corsa podistica. La ‘cena della legalità’ chiuderà il programma aretino della Carovana. L’appuntamento è presso il Circolo Arci S. Lorenzo a Cortona dove saranno presenti tutti i protagonisti della giornata e Antonella Barina autrice del libro "Il programma di Licio Gelli. Una profezia avverata?". "Vogliamo una provincia di legalità, no di illegalità – ha detto il vice Presidente della Provincia Mirella Ricci – dobbiamo riappropriarci della legalità e costruirla giorno dopo giorno perché, purtroppo, sappiamo che certi business e certi poteri tessono reti ovunque. Credo che questa iniziativa possa aiutarci a scuotere le coscienze e a chiederci ‘dove vogliamo andare’ aiutandoci ad imparare dalla storia". Lucia De Robertis, assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo: "è un viaggio attraverso la terra del diritto e della giustizia sociale. Temi che subiscono attacchi da organizzazioni criminali che non possono essere purtroppo considerate prerogativa italiana. Le mafie di qualunque nazionalità, è giusto oramai parlare al plurale del fenomeno malavitoso, sono capaci di diramazioni nei 5 continenti, stringono fra loro alleanze, rimescolano continuamente le carte con nuovi adepti o improvvisi regolamenti di conti. Insomma, si tratta di un universo di difficile classificazione e investigazione, anche in virtù della sua natura occulta. Ogni iniziativa che ne diffonde la consapevolezza, se non addirittura la conoscenza, costituisce linfa vitale per l’opinione pubblica e per le istituzioni democratiche che siamo qui a rappresentare". "È un viaggio per difendere il lavoro di qualità, quello legale, quello che non uccide – ha detto Giorgio Cartocci, Segretario provinciale della Cgil. Fenomeni come quelli del caporalato che sono venuti alla luce in Valdarno o degli appalti sono questioni che oggi, con la crisi che stiamo vivendo, si acuiscono maggiormente".

Partita da Roma il 1 marzo scorso, la Carovana Antimafie, giunta ormai alla sua sedicesima edizione, torna ad essere internazionale. Per ben 96 giorni attraverserà molte regioni europee (dalla Corsica ai Balcani), oltre a tutte quelle italiane. 17.440 chilometri da percorrere, 123 tappe in cui sono previste iniziative su più di 30 beni confiscati, dibattiti, convegni, testimonianze di familiari di vittime di mafia, incontri con la cittadinanza, cene della legalità con i prodotti delle terre confiscate alla mafia, concerti, spettacoli, animazione nelle piazze e nelle scuole.