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Diabete, ad Arezzo ‘il cervello’ per le attrezzature bio medicali

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Diabete, ad Arezzo ‘il cervello’ per le attrezzature bio medicali

Arezzo – Infusori automatici digitali di insulina, controllo a distanza dei valori glicemici in continuo. La scienza medica e l’elettronica stringono sempre più una alleanza in grado di migliorare, e non poco, la qualità della vita delle tante persone che soffrono di diabete. Il tema è stato affrontato nel corso di un convegno organizzato ad Arezzo, svoltosi all’Auditorium Pieraccini dell’ospedale San Donato, alla presenza di specialisti del settore.
E dietro la ricerca e la produzione di nuove tecnologie biomedicali c’anche una azienda aretina che sta conquistando importanti spazi a livello nazionale ed internazionale, la Biochemical System International.

DIABETE, NUMERI DA CAPOGIRO
Il diabete mellito è una patologia cronica a larghissima diffusione in tutto il mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’ultima stima del numero di diabetici nel mondo è di circa 270 milioni di persone.
Sempre l’OMS prevede che, entro il 2.015, il numero di diabetici raddoppierà. In Italia la popolazione diabetica è rappresentata da 4 milioni di pazienti con riconosciuta patologia e da 2 milioni di pazienti borderline, cioè ammalati che ancora non hanno accertato a iniziato alcuna cura. Nella sola provincia di Arezzo si contano più di 22.000 pazienti accertati e si valuta che altri 10/11.000 siamo coloro che hanno il diabete e non lo sanno.
“La pratica clinica quotidiana del medico – ho sottolineato in apertura dei lavori Lucia Ricci, primario della Unità operativa di diabetologia della Asl 8 – è sempre più spesso aiutata dall'applicazione di nuove soluzioni tecnologiche in grado di aiutare il paziente nel suo percorso di cura.”
La diabetologa Francesca Pancani ha illustrato lo sviluppo di strumenti quali i diffusori, in grado di gestire la somministrazione di insulina al paziente diabetico.
Strumenti che consentono la riduzione del numero di somministrazioni di insulina, grazie ad un elevato miglioramento del monitoraggio dei valori glicemici (300 al giorno contro 4 o 6 tradizionali), riducendo le oscillazioni glicemiche e di conseguenza la non idonea somministrazione di insulina.

AZIENDA ARETINA ALL’AVANGUARDIA
La ricerca, nel campo degli infusori sta facendo dei passi da gigante, promettendo nuove soluzione sempre più funzionali e meno invasive per la gestione della malattia diabetica.
Oliviero Giusti, Daniele Liberatori ed Enzo Giorgi della società aretina Biochemical System International, hanno presentato un sistema innovativo per il monitoraggio della glicemia a distanza: attraverso un misuratore di glicemia, che rileva ed invia il valore glicemico ad una banca dati elettronica, per il paziente si prefigura un annullamento degli errori di trascrizione delle misurazioni glicemiche, un controllo e gestione dei propri trend glicemici e la riduzione del numero di accessi al centro per la cura del diabete.
“Un sistema – ha sottolineato Lucia Ricci – che produrrà una mole di dati in grado di sviluppare degli studi clinici osservazionali per migliorare i percorsi di cura e di trattamento farmacologico, e non, dei pazienti diabetici.”
Le novità sul fronte tecnologico, sono seguite con attenzione anche dal mondo farmaceutico.
La multinazionale Eli Lilly (leader nella produzione mondiale di insuline la cui prima uscita risale a 90 anni fa), presente al meeting aretino, ha annunciato uno sviluppo della ricerca per un gestione del farmaco correlata ai nuovi strumenti.
“La Asl di Arezzo – ha detto per conto della direzionale aziendale Marzia Sandroni – è foortemente interessata ad operazioni di partnership intese a migliorare l'erogazione dei servizi e dei percorsi di cura nell'ambito della gestione della malattia diabetica.”