L’Amministrazione comunale di Arezzo ha sempre operato a sostegno della sua squadra di calcio. Lo ha fatto in momenti molto difficili e continua a farlo adesso. In questo contesto ha cercato soluzioni a breve e a lungo termine. Ecco l’incontro, ormai reso pubblico, che ho promosso, nelle settimane scorse, tra il Presidente dello Junior Camp e quello dell’Atletico Arezzo. Un confronto che avevo valutato estremamente positivo grazie alle disponibilità dello Junior Camp e all’interesse dimostrato in quell’occasione dall’Atletico. La prospettiva era (e per me rimane) quella di realizzare un vero e proprio Villaggio Amaranto nell’area adiacente allo stadio comunale. Da parte dello Junior sono state manifestate disponibilità a molteplici soluzioni societarie e organizzative tra le quali l’Atletico avrebbe potuto scegliere. Nel frattempo la squadra amaranto avrebbe potuto utilizzare il campo di Indicatore, partecipando – come ha fatto – al bando pubblicato dal Comune di Arezzo.
Soluzioni perfette? Non esistono. Ma certamente soluzioni in grado di avviare un percorso positivo e utile alla squadra e alla città.
Il Presidente dell’Atletico Arezzo, dopo aver manifestato interesse per la proposta dello Junior Camp e dopo aver partecipato al bando di gara per Indicatore, ha mosso molte accuse al Comune di Arezzo. Ne discuteremo nell’incontro che avremo mercoledì prossimo, 26 ottobre, in palazzo comunale. Vorrei che avessimo, ma non ne sono più certo, l’identico obiettivo e cioè quello di garantire alla città di Arezzo una squadra che possa rispondere, in modo graduale e con le compatibilità dettate dalla crisi economica che interessa sia il privato che il pubblico, alle aspettative degli sportivi.
A questo punto non so quale sia l’obiettivo dell’attuale dirigenza dell’Arezzo. Il nostro rimane lo stesso. Lo confermeremo all’Atletico Arezzo mercoledì e in ogni occasione che organizzeremo e alla quale saremo invitati a partecipare.