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Egitto, alta tensione al Cairo

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Il Cairo, 23 feb. (Adnkronos/Ign) – Alta tensione al Cairo dove in mattinata è scoppiato un incendio in un ufficio del ministero dell'Interno. Secondo il sito web di 'al-Masry al-Youm', l'incendio è scoppiato mentre ex agenti della polizia egiziana manifestavano nella zona per chiedere di essere reintegrati in servizio. I militari dell'Esercito presenti nell'area hanno esploso colpi d'arma da fuoco in aria per disperdere la folla. Almeno sei auto sono andate distrutte nell'incendio. Il tema della sicurezza, intanto, ha dominato la prima seduta del nuovo governo provvisorio egiziano, dopo la caduta del presidente Hosni Mubarak l'11 febbraio scorso. Una seduta disertata dai Fratelli Musulmani e da altri esponenti che chiedono le dimissioni dei ministri che furono nominati da Mubarak. Ed è per questo che la Fratellanza, insieme ad altri gruppi politici, hanno organizzato per venerdì un'altra manifestazione di massa in piazza Tahrir, simbolo della rivolta popolare che ha portato alla fine di un regime al potere da 23 anni. L'obiettivo degli organizzatori della marcia del 25 febbraio è quello di chiedere un nuovo governo. Messi fuorilegge da Mubarak, ma sempre più influenti nella vita politica egiziana dalla caduta del rais, i Fratelli Musulmani chiedono che sia tolto lo stato d'emergenza, il rilascio dei detenuti politici e un'epurazione degli esponenti del passato regime. Nel percorso verso le elezioni presidenziali e parlamentari è stata creata una commissione che sta emendando la Costituzione in modo da smantellare gli apparati vicini a Mubarak e i partiti politici vengono registrati prima del voto. All'ordine del giorno della seduta del governo vi è stata la questione della sicurezza nell'era post-Mubarak e la revisione dei sussidi e delle forniture degli alimenti di base. Un'altra priorità del nuovo esecutivo è quella di riportare la nazione al lavoro e metter fine alle proteste e agli scioperi che stanno continuando a danneggiare l'economia egiziana, già messa in ginocchio dalla rivoluzione scoppiata lo scorso 25 gennaio. Anche la Borsa, chiusa dopo l'inizio della rivolta, ha annunciato che non riprenderà le contrattazioni almeno fino alla prossima settimana.
Ma i Fratelli Musulmani, principale gruppo di opposizione egiziano, hanno detto che il nuovo governo mostra che i ?compari? di Mubarak stanno ancora controllando la politica del Paese. ?Il nuovo governo è un'illusione?, ha detto Essam el-Erian, alto membro della Fratellanza. "Pretende di includere veramente l'opposizione, ma in realtà questo nuovo governo pone l'Egitto sotto la tutela dell'Occidente?, ha aggiunto. ?I principali ministeri della Difesa, della Giustizia, degli Interni e degli Esteri restano immutati, mostrando che la politica egiziana resta nelle mani di Mubarak e dei suoi compari".

Articlolo scritto da: Adnkronos