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Federalismo, via libera della bicameralina sull’Iva ai Comuni

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Roma, 2 feb. (Adnkronos) – Via libera all'unanimità da parte della bicameralina all'emendamento che prevede la destinazione ai comuni di una percentuale dell'Iva. I componenti della commissione per l'Attuazione del federalismo fiscale hanno approvato la proposta di modifica al dlgs municipale che stabilisce l'attribuzione ai comuni di una "compartecipazione al gettito dell'imposta sul valore aggiunto". L'emendamento presentato dal presidente della commissione Enrico La Loggia, che recepisce le richieste delle opposizioni, prevede che la percentuale della compartecipazione sarà stabilita con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il ministro dell'Economia e d'intesa con la Conferenza unificata. La percentuale di compartecipazione, si legge nell'emendamento, sarà fissata "in misura finanziariamente equivalente alla compartecipazione del 2% al gettito Irpef". L'assegnazione, in sede di prima applicazione, avviene "sulla base del gettito Iva per provincia suddiviso per il numero degli abitanti di ciascun comune". Oggi si sono svolte le votazioni sugli emendamenti al decreto municipale in Commissione. Nel pomeriggio c'è stata una pausa dei lavori per approfondire alcune proposte arrivate da Mario Baldassarri (Fli). Il presidente della Bicameralina Enrico La Loggia aveva spiegato che si stava valutando l'introduzione di due proposte dell'esponente del Terzo Polo che riguardano, appunto, la sostituzione della compartecipazione Irpef con una quota dell'Iva e l'introduzione del fondo ad hoc per le famiglie in affitto. "Attendo ancora di avere delle risposte da parte del governo che non sono sufficienti", ha osservato da parte sua il senatore Fli Baldassarri che ha anche incontrato in via del Plebiscito il premier Silvio Berlusconi. Domani, la seduta della bicameralina inizierà alle 11.30 e alle 12.45 è previsto il voto finale. Mentre alle 13.30 è stata fissata una conferenza stampa del presidente La Loggia che oggi, ai microfoni di Omnibus, su La7, ha annunciato che ''anche nel caso ci sia parità in Commissione bicamerale, la legge prevede che il governo possa comunque varare il decreto sul Federalismo". Confermato, intanto, il 'no' da parte dell'Idv. "L'Italia dei Valori ha deciso all'unanimità di dire no al federalismo fiscale. Questo voto, infatti, è diventato una verifica politica sul governo Berlusconi e noi dell'Idv non vogliamo certo tenerlo in vita'', ha ribadito il presidente dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, ai microfoni di 'Radio Anch'io'. ''Il ministro Calderoli per tentare disperatamente di piantare la bandierina federalista per la campagna elettorale, tratta il fisco municipale come fosse al mercato – ha osservato Stefano Fassina, responsabile economico del Pd -. Ieri, come se si trattasse di un dettaglio, ha cambiato la fonte fondamentale di finanziamento dei comuni: dalla compartecipazione all'Irpef, alla compartecipazione all'Iva. Irpef ed Iva sono imposte diversissime, con una distribuzione territoriale diversissima, con una elasticità al ciclo diversissima''. No anche dall'Udc. "Alla Lega abbiamo chiesto i numeri: quanto costa il federalismo? Solo ora scopriamo i numeri veri dai quali risulta che la gente pagherà più tasse", ha detto il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa.

Articlolo scritto da: Adnkronos