Home Attualità FP Cgil: ‘Vittime dello sciopero o vittime dei tagli alla sanità?’

FP Cgil: ‘Vittime dello sciopero o vittime dei tagli alla sanità?’

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Arezzo – Nota della Funzione Pubblica Cgil di Arezzo
Dal 2 giugno 1998, una regolamentazione permette di ridurre eventuali danni in caso di sciopero ai servizi pubblici definiti essenziali.

La signora che non ha potuto essere operata di tunnel carpale a seguito dello sciopero generale della Cgil, ha il diritto ad essere accompagnata, in un percorso di recupero, ad un intervento nel più breve tempo possibile. E’ quindi sufficiente una semplice procedura di recupero delle liste di attesa. La Asl 8 si potrà per questo attivare come nel caso di un evento imprevedibile. Ma il punto non è questo. Chi critica lo sciopero della CGIL anche se ha subito dei ritardi nelle prestazioni sappia che un'infermiera a 65 anni non potrà essere così brillante da garantire prestazioni in tempi brevi e che stare al servizio del cittadino in queste professioni sarà di fatto impossibile.

Non si possono connettere episodi di presunta mala sanità al legittimo diritto di manifestare contro i tagli nelle assunzioni di personale, contro i tagli ai servizi per il cittadino. I lavoratori, compresi quelli della sanità, hanno il pieno diritto di contestare politiche disgraziate che considerano un costo la salute, l'educazione, il lavoro.

Tre diritti fondamentali di cittadinanza negati nel metodo e nel merito da questo Governo.

Infine al consigliere regionale del PDL che porterà in commissione sanità il caso aretino, vorremmo fare un invito: allarghi il caso anche al suo ministro della Salute e chieda con quali risorse verranno garantite le liste di attesa di tutte le prestazioni chirurgiche, mediche, specialistiche, diagnostiche, di assistenza agli anziani ai disabili socio sanitarie e sociali in questo paese.

Ricordando che per tutti non sarà possibile non pagare i ticket e “saltare” le liste d'attesa; che non è possibile considerare un lusso la salute, che non è più nemmeno di moda esporre il lavoratore pubblico alla gogna visto che è evidente l'incapacità di questo tipo di politica governativa nel dare risposte elementari ai più elementari bisogni del Paese.

Quindi per il tunnel carpale rispondano il Ministro Fazio, Berlusconi, Sacconi, Brunetta e alla coalizione di Governo facciamo una domanda: come è possibile e lecito non avere questa prestazione in tempi certi e in modi sicuri?