Home Nazionale Frattini: ‘Avviati con discrezione contatti con l’opposizione’

Frattini: ‘Avviati con discrezione contatti con l’opposizione’

0

Roma, 7 mar. (Adnkronos/Ign) – L'Italia ha avviato "discretamente" contatti con esponenti dell'opposizione libica e ritiene che farlo in questo modo "sia la soluzione migliore". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervenendo a 'Uno Mattina', sottolineando che in questi giorni "c'è quasi una corsa all'incontro con il Consiglio provvisorio di Bengasi". "I nostri amici inglesi ci hanno provato – ha ricordato il ministro – il Consiglio ha detto 'ci rifiutiamo di incontrarli'". "Noi – ha voluto sottolineare il capo della diplomazia – abbiamo delle conoscenze migliori di altri, siamo spesso richiesti in queste ore conoscendo coloro che sono lì. Conosciamo certo l'ex ministro della Giustizia libico ora a capo del consiglio di Bengasi, per i rapporti dell'Italia con la Libia. Conosciamo quella rete di ambasciatori libici che ha detto che da ora loro sono al servizio del popolo libico e non più del regime. Alcuni di loro – ha aggiunto – stanno esercitando un'azione importante per coagulare un consenso". "La guerra non è un videogioco, è una cosa seria" ha avvertito Frattini. Per il capo della diplomazia italiana questa "tragedia di gente che muore", in Libia, e che è una "situazione da guerra civile", "non possiamo fermarla domani se non facendo la guerra, e la guerra non è un videogioco, è una cosa seria". Frattini ha ricordato che l'istituzione di una 'no fly-zone' significa che vi sono aerei che sorvolano la zona di interdizione "impedendo ad altri aerei di alzarsi in volo, e se gli aerei si alzano in volo bisogna sparare". "L'unica cosa seria da fare – ha quindi rimarcato – è considerare i pro e i contro", "considerare come i paesi come l'Italia possono contribuire". Per il titolare della Farnesina "è assai difficile pensare ad aerei militari italiani coinvolti sul terreno libico, ma evidentemente la nostra lealtà euro-atlantica ci fa dire che le nostre basi militari e il supporto logistico non potremmo negarli". Il capo della diplomazia italiana ha del resto ricordato come l'Italia "la disponibilità delle basi l'abbia già confermata", a condizione che "vi sia un quadro di legittimità internazionale, una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu a cui i paesi membri stanno già lavorando e una risoluzione Nato". A proposito della Nato, Frattini ha sottolineato che "abbiamo già dato il via libera a quello che si chiama il contingency plan, cioè un piano della Nato che esamina tutte le opzioni".

Articlolo scritto da: Adnkronos