Home Cronaca Furti di rame, è emergenza. Sequestrato centro di rottamazione

Furti di rame, è emergenza. Sequestrato centro di rottamazione

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Furti di rame, è emergenza. Sequestrato centro di rottamazione

Arezzo – Sarebbe forse il caso di dire "tutti pazzi per il rame". Infatti la provincia di Arezzo è insieme a quella di Pisa tra quelle toscane maggiormente colpite da fenomeno. Questo il bilancio fatto dal comandante provinciale del Corpo Forestale, Claudio D'Amico, e dal reponsabile del Nos (Nucleo Operativo Speciale). Anzi i furti di rame nell'aretino sono una vera e propria emergenza tanto che in un incontro in prefettura del Comitato per la sicurezza pubblica, lo scorso 5 aprile, è stato deciso di affrontare il problema creando una sinergia tra forze dell'ordine. Ha preso così il via l'indagine "carrette del rame", il nome è legato alla fatiscenza dei mezzi con cui viene portato. Da gennaio sono state denunciate cinque persone per trasporto illegittimo di materiale ferroso e quattro perchè sorprese a rubare rame all'interno dell'area ex Lebole. Di questi ultimi uno, si tratta di un'aretino, è stato pizzicato con le mani nel sacco pochi giorni fa. La Forestale ha quindi deciso di intraprendere un'attività investigativa con controlli continuativi tra le fasi di furto, trasporto ed infine rottamazione del cosiddetto "oro rosso". In questo ambito appena 48 ore fa sono stati messi i sigilli ad un centro di rottamazione di Santa Firmina risultato abusivo e denunciati i tre gestori oltre ad essere sequestrati diversi quintali di rame sul quale sono in corso indagini per capire se si tratta di metallo rubato dalle rotaie della linea lenta. Infatti gli uomini del Corpo Forestale hanno agito in sinergia con quelli della Polfer dato che i furti colpiscono non solo cantieri e depositi, oltre che ai cimiteri, ma soprattutto le ferrovie. "I ladri portano via i cavi di messa a terra – ha spiegato un ispettore della Polfer – e questo può minare anche la sicurezza dato che l'energia invece che convogliare a terra potrebbe incanalarsi e creare danni, come pare sia successo nei giorni scorsi anche alla stazione Tiburtina. Non ci accorgiamo subito di questo genere di furti dato che non generano anomalie alla rete. Il tratto maggiormente colpito è quello che va da Olmo a Figline ed i furti avvengono soprattutto con l'estate dato che le rotaie sono accessibili da stradine di campagna e zone impervie, difficili da attraversare in inverno".
"Il rame è particolarmente ricercato ed entra sempre più spesso nelle mire dei ladri poichè vale molto: un chilo costa circa 6,70 euro. Ad esempio i cavi di messa a terra ne contengono ognuno circa otto metri e nel momento in cui viene rivenduto ai rottamatori, se privato della plastica esterna, è valutato circa tre euro al chilo. Facendo due conti è facile capire come dal rame si guadagni molto e velocemente" ha aggiunto l'agente della Polfer. Un altro elemento da tenere in considerazione è che "l'oro rosso" attira non solo ladri "professionisti" ma anche imprenditori, operai, disoccupati, italiani e anche stranieri. Insomma seppur di furto sempre si tratti ma almeno è democratico. Battute apparte, la situazione è seria e potrebbe anche essere estremamente pericolosa per i ladri stessi, il rischio è la folgorazione.