Firenze – I finanzieri del Gruppo di Firenze, questa mattina, hanno notificato ad un impiegato della Direzione Generale “Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze” della Regione Toscana (già ARSIA fino a dicembre 2010) una misura interdittiva consistente nella sospensione dal pubblico impiego, della durata di giorni 20. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari – dott.ssa Anna Maria Sacco – su richiesta del Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Firenze – dott. Giuseppe Soresina. Il destinatario della misura, un 55enne residente in Firenze, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria fiorentina per il reato di truffa aggravata a danno di Ente pubblico (art. 640, 2^ comma, c.p.).

A seguito delle indagini svolte è stato accertato che il pubblico dipendente, in possesso di una qualifica di istruttore di tennis (rilasciata dalla Federazione Italiana Tennis), abitualmente abbandonava il suo posto di lavoro per recarsi presso un circolo sportivo e qui impartiva, a pagamento, lezioni di tennis.
Gli accertamenti sono iniziati per verificare gli spostamenti del dipendente che, diverse volte durante la settimana, lasciava il suo ufficio. Il predetto impiegato, dopo aver timbrato l’ingresso, si assentava dal suo posto di lavoro per molte ore. Le indagini hanno permesso di constatare che l’uomo si recava, a bordo di uno scooter, presso un circolo sportivo di Bagno a Ripoli.

Gli accertamenti presso il circolo hanno evidenziato che il soggetto, oltre ad essere un membro dello stesso, svolgeva l’attività di istruttore di tennis. Presso il circolo sono stati, quindi, acquisiti i dati relativi all’utilizzo dei campi da tennis dal 1 gennaio al 30 settembre 2010. Sono stati subìto riscontrati:
• i giorni e gli orari in cui il soggetto denunciato aveva prenotato il campo per impartire lezioni di tennis;
• il nominativo dei soggetti che ne avevano usufruito.

Le lezioni erano svolte circa due o tre volte la settimana e duravano 2/3 ore. In due casi in un giorno ha effettuato 3 lezioni della durata di 1 ora ciascuna.

I finanzieri hanno incrociato tali dati con le presenze giornaliere rilevate presso la sua sede di lavoro (la presenza in servizio di ogni dipendente è rilevata da un sistema elettronico attivato mediante l’utilizzo di un badge personale).
Dall’incrocio dei dati è emerso che per 54 volte (da gennaio a settembre 2010) il dipendente/istruttore di tennis, sebbene risultasse presente al lavoro, in realtà si era recato al circolo sportivo per impartire lezioni di tennis.

Ulteriore conferma è giunta dalle testimonianze di un suo “allievo”, che ha confermato che le sessioni consistevano in due incontri la settimana della durata di 1 ora al costo di € 25,00 l’ora.

Spesso il dipendente pubblico si recava al lavoro direttamente in tuta e scarpe da tennis, pronto per andare subito via dall’ufficio. Nessun permesso o autorizzazione ad assentarsi risulta che sia stata concessa dai suoi superiori.

Le indagini proseguono al fine di accertare il danno provocato alla Regione Toscana nonché rilevare eventuali irregolarità fiscali per gli introiti incassati in ner